Il meraviglioso curriculum del nuovo Ministro degli Esteri della Repubblica Italiana
Contribuisci anche tu a far conoscere il nuovo ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale!
• Non è laureato e non parla inglese.
• Nessuna conoscenza di altre lingue straniere.
• Capisce il napoletano e pronuncia la parola francese “Rousseau”.
• Considera la Francia un paese amico e un punto di riferimento grazie alla sua “tradizione democratica millenaria”. Sì, dimenticando che la democrazia francese è cosa recente.
• Vuole bene ai francesi, tanto da farsi fotografare a Parigi, insieme a Di Battista, con un “gilet jaune” che invocava un golpe militare armato.
• È un sincero democratico, al punto da scagliarsi contro il feroce dittatore venezuelano Pinochet. Già, se non fosse che era cileno.
• Si vanta di essere amico personale del Presidente cinese Xi Jinping, che chiama erroneamente “Ping”.
• Nel 2017 ha invitato americani e russi a “lanciare banconote in Siria, non missili”.
• Ad oggi, la sua esperienza all’estero più importante si riduce a un viaggio negli Stati Uniti, in cui ha avuto l’onore di parlare, in italiano, con uno dei sei viceassistenti dell’assistente agli Affari europei del vice del segretario di Stato Rex Tillerson. E non è uno scherzo.
Luigi Di Maio, in un Paese serio, al massimo avrebbe servito qualche bibita alla Farnesina.
Fonte: Movimento antipopulisti