Politica cauloniese: La pericolosa deriva a destra dell’Officina delle Idee
Ne avevo già scritto un anno fa in questo articolo
ed ora si rende necessario tornarci alla luce delle ultime evoluzioni.
Abbiamo seguito il movimento Officina delle Idee fin dalla sua nascita, abbiamo raccontato la campagna elettorale per le comunali cauloniesi e dopo la sconfitta di misura abbiamo dato conto delle battaglie portate avanti in quanto forza di opposizione. Ovviamente continueremo a farlo, perchè questo movimento rappresenta una delle due forze maggiormente rappresentative attualmente in campo sullo scenario politico cauloniese, ma non possiamo non notare una pericolosa deriva a destra.
Fratelli d’Italia, a nostro giudizio, è una delle forze politiche più pericolose che oggi il panorama politico italiano presenti, alleata di quelli che mettono in discussione la democrazia liberale (addirittura teorizzando la democrazia “illiberale”, un ossimoro) come il premier ungherese Orban.
Questa la definizione di democrazia illiberale che si può trovare su wikipedia: ” Una democrazia illiberale, detta anche pseudodemocrazia, democrazia parziale, democrazia a bassa intensità, democrazia vuota, democratura, o regime ibrido, è un sistema di governo nel quale, oltre al fatto che si tengano delle elezioni, i cittadini sono completamente tagliati fuori dalla conoscenza di tutto ciò che concerne il potere e le libertà civili. Essa non rappresenta un modello di società aperta. Sovente vi è una costituzione che limita il potere del governo, ma le sue libertà sono ignorate. “
Fratelli d’Italia è il partito guidato da Giorgia Meloni, che alle prossime elezioni europee ha candidato un Mussolini, il pronipote di quel duce che è uno dei criminali peggiori che la Storia d’Italia e d’Europa abbia conosciuto.
Ebbene, il flirt tra una parte dell’Officina delle Idee e questo partito politico prosegue ormai da tempo e se non si pone un freno questa deriva non potrà che avere conseguenze devastanti per il movimento cauloniese, allontanando tutti coloro che credono nella democrazia, nei diritti civili e che non si riconoscono in una visione della società che vorrebbe riportarci all’inizio del secolo scorso.
L’Officina delle Idee dopo essersi battuta bene in campagna elettorale sfiorando la vittoria e dopo avere con orgoglio rivendicato una visione differente da quella del gruppo che amministra Caulonia, ora rischia di commettere un clamoroso autogoal e di fare un regalo immenso all’amministrazione Belcastro. Mi si dirà che l’Officina in quanto movimento non è schierato con un partito politico ma che lo sono singoli individui che fanno parte del movimento e che hanno tutto il diritto di esercitare la loro partecipazione politica attiva nei modi che ritengono opportuni. Il che è sacrosanto, ma questi distinguo servono poco nei confronti di un’opinione pubblica che tende a generalizzare sempre di più. Dal nostro punto di vista è’ opportuno che, nel rispetto delle legittime opinioni politiche di ciascun suo componente, il movimento si mantenga autonomo e non schierato con la peggiore destra.
Una democrazia, anche a livello locale, per funzionare bene ha bisogno di un’opposizione forte e responsabile oltre che di un dibattito pubblico vivace e incentrato su questioni reali. A Caulonia, lo abbiamo imparato a nostre spese, il livello del confronto spesso scade nell’offesa da parte di chi vive la politica senza idee e solo come contrapposizione di individui. Esattamente quello che la politica non dovrebbe essere. E fin qui l’Officina delle Idee ha svolto egregiamente il suo compito. Ci auguriamo che continuerà a svolgerlo anche in futuro, senza farsi fagocitare da forze politiche che il buon senso dovrebbe cancellare dallo scacchiere politico.
La linea editoriale di questa testata non legittimerà mai forze nostalgiche del periodo più buio della nostra nazione e le contrasterà sempre, in nome dei valori di quella Resistenza che ha consegnato all’Italia la democrazia e la costituzione repubblicana. Una splendida costituzione antifascista.