
Alle donne afghane frustate perché ascoltavano musica
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Umiliate, ferite, colpite,
Impotenti, mentre vengono frustate per portare impressa sulla pelle
la consapevolezza di non avere alcun diritto.
Il volto coperto, la speranza rubata,
le urla soffocate, da sempre inascoltate.
Colpevoli di essere donne, ree di cercare nella musica il sogno di una sconosciuta normalità,
private della dignità e di qualsiasi forma di libertà.
La musica si spegne,
il rumore del dolore riecheggia,
la vita si arrende,
la giustizia muore,
mentre l’umanità volta le spalle,
e il mondo, colpevole, guarda e tace.