Rimborsi M5s in un conto privato intestato a Di Maio e ai capigruppo. Protestano i parlamentari grillini: “Vergognoso”
Notizia tratta da: huffingtonpost
Nuova tegola per Luigi Di Maio e i Vertici M5s. Questa volta la nota dolente è la restituzione di parte degli stipendi dei parlamentari grillini. A riportare la querelle è il quotidiano il Messaggero.
«Vergognoso». «I soldi dei nostri stipendi in un conto privato: inaccettabile». «Io voglio restituire allo Stato, non a Di Maio per finanziare la propaganda del M5s». Nelle chat dei parlamentari a 5 Stelle, la rivolta contro i nuovi rimborsi scoppia mercoledì pomeriggio, quando sulle mail di deputati e senatori si affaccia una stringata comunicazione dell’help desk di Rousseau. Oggetto: le restituzioni.
Tutto accade mercoledì, appunto,
quando la piattaforma di Casaleggio jr. avverte deputati e senatori che d’ora in poi i 2mila euro al mese che ciascuno di loro è obbligato a decurtarsi dall’indennità, non dovranno più essere versati né al fondo pubblico per le Pmi com’era avvenuto in passato, né al conto della Protezione civile com’era successo per il trimestre luglio-settembre 2018 per aiutare gli alluvionati.
Per le nuove rendicontazioni che arrivano fino a febbraio 2019 – e che devono essere effettuate entro il 10 maggio – c’è un nuovo Iban,informa la mail di Rousseau.
Un nuovo numero di conto corrente. Che però stavolta è privato ed è intestato a tre persone: il capo politico Luigi Di Maio e i due capigruppo alla Camera e al Senato, Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli.