Femia: “Con le bollette dell’acqua l’Amministrazione Belcastro ha prodotto decine di migliaia di euro di debiti”
Nessuno dei politici è responsabile. Ovviamente…lo immaginavamo.
A Caulonia succedono cose gravi. Nel silenzio della stampa, che quando non è connivente volge lo sguardo dall’altra parte.
Alla fine dello scorso anno è successo che il Comune non ha notificato entro la data ultima del 31 dicembre circa 500 avvisi di pagamento del canone acqua relativi all’anno 2013.
Il risultato è che quegli avvisi si sono prescritti e il Comune non potrà più chiederne il pagamento ai destinatari.
A parte l’evidente disparità di trattamento con quei cittadini che invece gli avvisi se li sono visti recapitare, con questo svarione si è creato un ammanco nelle casse comunali di alcune decine di migliaia di euro.
In una situazione di normalità amministrativa ciò sarebbe molto grave.
In un paese che ha dichiarato il dissesto finanziario ciò è gravissimo.
Il dissesto finanziario altro non è che la sintesi di reiterati comportamenti colposi come questi.
Chi si propone al corpo elettorale per amministrare un paese si assume una responsabilità politica seria e serio dovrebbe essere il suo comportamento politico, istituzionale e, ancor di più, morale.
Invece, anche in questo caso come in quello dell’acqua inquinata (“tre coliformi”, cosa vuoi che siano), gli amministratori si sono affrettati ad autoassolversi indicando quali unici responsabili i dipendenti pubblici.
Eppure il Dirigente del Corpo di Polizia Municipale dell’ente, aveva avvisato per tempo il Sindaco dell’impossibilità di eseguire le notifiche degli avvisi in un solo mese.
Quindi il Sindaco e l’assessore delegato, entrambi rappresentanti del Partito Democratico, perché non hanno fatto nulla per evitare il danno?
Questa domanda, come tutte le altre che vengono poste a questa amministrazione, resterà senza risposta.
Ciò ci consente di dire con mestizia che siamo governati da persone che il potere ha reso sorde e insensibili ai richiami dei cittadini.
Rocco Femia