Pasquale Aiello: “L’opposizione a Placanica è stata un fallimento”
di Pasquale Aiello
A Placanica il gruppo di minoranza consiliare si è dimesso perché a proprio dire non esiste la democrazia o non esiste abbastanza. In qualsiasi altro paese un abbandono politico avrebbe suscitato un qualche fragore, a Placanica neanche un chiacchiericcio da chi i consiglieri del gruppo minoritario li ha votati…
Da cittadino libero che ha sempre seguito le vicende politiche del proprio paese, penso che non ci si dimette dalla carica di consigliere comunale per mancanza di democrazia.
Se la democrazia in seno al consiglio è stata ‘azzoppata’ o non esiste, si lotta per il ripristino. Tanta gente è morta nella lotta per la democrazia e la libertà. Quale causa migliore per intraprendere una battaglia politica. Riprendendo una vignetta di satira apparsa sulla stampa qualche giorno fa in merito al caso, io penso, invece, che il motivo delle dimissioni dei consiglieri dell’opposizione, sia da ricercare da tutt’altra parte. Il gruppo di minoranza chiede e ottiene la convocazione del consiglio comunale, non solo democraticamente in quanto diritto garantito, ma anche ‘molto democraticamente’, perché a Placanica a rafforzare l’azione democratica vi è la possibilità di convocare un consiglio anche se a richiederlo è un solo consigliere. Il fatto clamoroso è che alla seduta, poi, il gruppo richiedente non partecipa, o meglio interviene con un solo componente dei tre eletti, il quale si premura di dire tutto ciò che deve e lascia l’aula prima della fine della seduta stessa non attendendo neanche le risposte alle domande. Questo allora, chiunque lo può capire, è segno che il suddetto gruppo consiliare non ha l’aspirazione né l’entusiasmo o anche le attitudini necessarie per concludere il mandato degli elettori. Tutto ciò equivale a un tradimento politico nei confronti della cittadinanza ma soprattutto verso il proprio elettorato. Quando in politica si ravvisano problemi di democrazia ‘zoppa’ o si vuole proporre alternative all’operato in atto, si lotta per l’obiettivo, magari col supporto dei propri sostenitori, nel posto garantito dalla Costituzione, ossia il consiglio. Non ci si dimette, non si scappa.
Il grande ‘Che’ Guevara dice: Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso.
E l’opposizione a Placanica è stata un fallimento fin dal suo insediamento.
Pasquale Aiello