Recosol accoglie a Gioiosa 5 migranti della tendopoli di San Ferdinando. Maiolo: “Siamo pronti ad avviarne altri 40 al lavoro regolare, basta caporalato”
Sabato, dopo l’ennesimo rogo alla tendopoli di San Ferdinando, costato la vita ad Al Ba Moussa, 29enne senegalese, la Rete dei Comuni Solidali, contattata dalla Prefettura di Reggio Calabria, si è offerta di ospitare all’interno dei progetti Sprar i migranti della tendopoli e sabato sera ne ha accolti cinque all’interno dello Sprar di Gioiosa Ionica.
Molti migranti che pur avrebbero diritto, in base alle leggi vigenti, ad entrare nei progetti di accoglienza sono restii ad accettare perché allontanarsi dalla piana di Gioia Tauro significherebbe perdere la possibilità di lavorare nei campi, sottopagati e in maniera irregolare.
Ma il Sistema di Protezione per i Richiedenti Asilo e i Rifugiati (SPRAR), quel sistema colpito a morte dal decreto sicurezza, può offrire a queste persone l’opportunità di liberarsi dalla schiavitù del caporalato, attraverso la formazione professionale e inserimenti lavorativi regolari in aziende del territorio: servizi che eroghiamo quotidianamente a tutti i beneficiari dei nostri progetti di accoglienza.
Pertanto siamo disponibili fin da subito ad accogliere, anche con la collaborazione della Società Cooperativa Sankara, almeno altri 40 migranti da ospitare e avviare immediatamente alla formazione professionale e ai tirocini formativi.
Caulonia 18/02/2019
Legale rappresentante Re.co.sol.
Giovani Maiolo