Proposta di pace per la Siria: Enzo Infantino rappresenterà Re.Co.Sol. a Bologna
I volontari di Operazione Colomba, progetto del Corpo Nonviolento di Pace della Comunità Papa Giovanni XXIII, “aperto a tutte quelle persone, credenti e non credenti, che vogliono sperimentare con la propria vita che la nonviolenza è l’unica via per ottenere una Pace vera, fondata sulla verità, la giustizia, il perdono e la riconciliazione”, e Sheik Abdo hanno organizzato un incontro nazionale a Bologna, l’8 febbraio 2019, per aggiornare sulla situazione dei profughi siriani in Libano e per il futuro della Proposta di Pace per la Siria, alla quale Re.Co.Sol.-rete dei comuni solidali ha deciso di aderire.
Come spiegano i volontari dell’Operazione Colomba, nella lettera inviata a tutti i sostenitori della Proposta di pace, “in Libano le pressioni sul ritorno forzato dei profughi siriani si fanno sempre più pesanti e una nuova legge, che vieta agli attivisti (anche internazionali) di informare i civili delle conseguenze dei possibili ritorni in Siria, rende la nostra presenza sempre più faticosa. Ad oggi, tornare in Siria significa esporsi ad arresti, arruolamenti forzati nell’esercito, rapimenti se non morte. Il regime siriano sta cambiando la demografia di molte regioni, impedendo ai musulmani sunniti di ritornare nelle loro terre di origine. Il sogno dei profughi siriani in Libano è quello di tornare in modo sicuro nelle loro case, ma ad oggi questo non è possibile. Le organizzazioni umanitarie, che fanno capo all’ UNHCR (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati) non riescono a garantire protezione ai profughi siriani e, diminuendo aiuti e sostegni, iniziano a forzare indirettamente il ritorno in Siria.”
Re.Co.Sol., da sempre attiva nel riconoscere e sostenere le iniziative di pace, cooperazione e aiuto delle popolazioni in crisi, parteciperà all’assemblea nazionale di Bologna, con il suo rappresentante Enzo Infantino, dando il suo concreto contributo.