Il Centro di Recupero delle tartarughe di Brancaleone vivrà
Riceviamo e pubblichiamo
In merito all’articolo apparso in data 19 dicembre 2018 sul “Quotidiano della Calabria”, sulla “Gazzetta del Sud” e sul web, è doveroso precisare che il Centro Recupero Tartarughe Marine di Brancaleone è estraneo a quanto dichiarato, non avendo mai dato nessuna disponibilità a trasferirsi presso il territorio comunale di Melito Porto Salvo, ne’ ha mai incaricato terze parti per la valutazione di locali idonei per una nuova sede.
Per quanto riguarda gli aggiornamenti sulla situazione del Centro Recupero Tartarughe Marine di Brancaleone e il rinnovo del comodato d’uso dei locali, abbiamo finalmente buone notizie: grazie al diretto interessamento del Presidente della Regione Calabria Gerardo Mario Oliviero, negli ultimi giorni abbiamo interloquito telefonicamente con i dirigenti di RFI, nella persona della Dott.ssa Versace e dell’Ing. Stassi che, dopo aver dimostrato grande disponibilità, ci hanno rassicurato dicendo che il contratto sarà rinnovato a breve e che le attività del Centro Recupero possono continuare in quanto non sarà eseguito alcuno sfratto. Infatti, lo stesso contratto, riferisce la dott.ssa Versace, si trova già alla stesura e, dopo i dovuti tempi tecnici, potrà essere sottoposto alla firma delle parti.
Una buona notizia che, oltre a rassicurare noi responsabili di Blue Conservancy (la onlus a gestione del CRTM BRANCALEONE) nella continuazione del progetto di tutela e conservazione delle tartarughe marine in Calabria, trova entusiasti della collaborazione i dirigenti di RFI per il nobile scopo al quale viene concesso il loro locale. Ancora una volta ricordiamo che il CRTM di Brancaleone in questi anni ha salvato oltre 600 esemplari di Caretta caretta (e Chelonia mydas), rinvenuti feriti in tutta la regione Calabria e Stretto di Messina, oltre a divenire punto di riferimento di educazione e turismo ambientale.
Ufficio Stampa CRTM Brancaleone