Bufera su Savona: ruolo attivo in un fondo speculativo e più di un milione di euro in Svizzera

Bufera su Savona: ruolo attivo in un fondo speculativo e più di un milione di euro in Svizzera

Notizia tratta da: tiscalinotizie

Puntuale come un treno svizzero si ripresenta per un governo italiano il problema del conflitto di interessi. Questa volta al centro dello scandalo c’è il ministro per gli Affari europei, Paolo Savona. Il 23 maggio, prima della formazione del governo del Cambiamento, l’economista aveva annunciato la rinuncia alla carica di presidente del fondo speculativo Euklid Ltd basato a Londra. Ma secondo quanto rivelato dal Corriere della Sera, Savona continua ad essere “director active” dell’hedge fund che “che controlla un fondo speculativo ed effettua anche scommesse ribassiste sui mercati”. Il ruolo del ministro è riportato nero su bianco dal registro delle imprese inglese (Companies House).

La ricostruzione di Federico Fubini
Il giornalista del Corriere, Federico Fubini, ha ricostruito il ruolo di Savona all’interno del fondo nato nel 2014. La carica di presidente alla quale Savona aveva rinunciato in realtà nel diritto societario inglese non esiste. “E alla pagina sulle persone in carica presso l’hedge fund – ha scritto Fubini – enumerava solo due ‘director’ senza qualifiche specifiche ma definiti ‘active’. Il primo è il 34enne italo-americano Joseph Bradley, il secondo è Savona“.

Oltre 1 milione di euro in Svizzera
Il Corriere della Sera ha inoltre scoperto che il ministro per gli Affari europei è anche azionista del fondo e possiede ben 1,3 milioni di euro custoditi in Svizzera. Contattato dal quotidiano, Savona non ha risposto. E, dunque, non ha chiarito se abbia o meno un ruolo attivo all’interno dell’hedge fund.

La protesta del Pd e l’ironia sui social
La notizia ha immediatamente sollevato la protesta delle opposizioni. Ettore Rosato del Pd ha invitato l’economista a rispondere alle domande del Corriere della Sera. Inevitabilmente sono arrivati anche i commenti ironici sui social sul famoso piano B di Savona. “Più comoda sull’uscita dall’euro dell’Italia con i soldi in Svizzera, nevvero?” ha scritto su Twitter l’economista Riccardo Puglisi.

Il ministro ha il dovere di chiarire
Il possesso di milioni di euro all’estero non è illegale. Tuttavia è innegabile che renderebbe meno traumatica una eventuale uscita del nostro Paese dalla moneta unica. La vicenda più rilevante, però, è sicuramente il conflitto di interesse. Savona ha il dovere istituzionale di chiarire se le accuse del Corriere della Sera sono vere oppure no. Se lo fossero le sue dimissioni dall’esecutivo sarebbero un atto dovuto, perché per tutti questi mesi ha mentito agli italiani.

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