Marescotti: “Non rivoterei i 5 stelle, questo governo è dominato da una destra razzista”
Notizia tratta da: repubblica
“Non rivoterei 5Stelle, a meno che non prendessero le distanze dalla Lega” e comunque “spero che questo governo duri poco, perchè è monopolizzato da una destra fascistoide e razzista”. Dopo Michele Riondino anche un altro attore, Ivano Marescotti, si dice deluso dalle scelte dei pentastellati dopo averli votati alle elezioni del marzo scorso. “Chi ha votato 5 Stelle non si sarebbe mai messo con la Lega», ha dichiarato Riondino, padrino della Mostra di Venezia, che ha anche attaccato in una intervista a Repubblica l’accordo sull’Ilva raggiunto da Di Maio, chiedendo le dimissioni dei parlamentari 5Stelle eletti a Taranto.
Ora tocca a Marescotti, che fino alle scorse politiche era sempre stato un elettore di sinistra, tra i fondatori del Pd, rivedere il giudizio sui grillini, pur confermando quello negativo sul Partito democratico.
Marescotti, da elettore del Movimento come si sente oggi?
“Mi sento meno peggio di quanto io non mi sentissi da elettore del Pd dopo l’accordo di governo con la destra. Militavo nel Pd, ero stato un fondatore eletto nell’assemblea nazionale. Poi, dopo che il partito aveva chiesto il voto all’insegna del “Mai con Berlusconi”, me lo ritrovo al governo con tutta la destra. Quella è stata la mia vera delusione. In questo caso ho usato il voto per i 5 Stelle con lo scopo di rovesciare il tavolo e fare un nuovo governo, anche se non c’era un’alternativa sicura. Al massimo, avessero vinto Pd e destra, si sarebbe fatto di nuovo il governo che a me non piaceva”.
Non apprezzava i 5 Stelle?
“Di sicuro apprezzai l’opposizione al governo precedente. Ma non mi piace tutto del Movimento, non mi piace la sua organizzazione, non ci sono al suo interno livelli democratici accettabili e non apprezzo per niente Grillo. Il fatto è che era molto facile fare opposizione al governo Pd-Destra e potevano farla solo loro perché in Italia manca la sinistra, l’alternativa era rappresentata da LeU che alle elezioni è stato un fallimento annunciato. In tanti, disgustati dal partito, abbiamo votato per i 5 Stelle, ora spero che questo accordo con la Lega duri poco perché questo è un governo conservatore e reazionario monopolizzato da una destra fascistoide e razzista. La cosa paradossale è che può finire solo per decisione interna e se lo decide per primo Salvini, per poi andare a vincere le elezioni con Berlusconi: i 5 Stelle ne usciranno turlupinati”.
E se il prossimo scenario prevedesse un governo di destra Salvini-Berlusconi?
“Molto meglio: la cosa peggiore che ci è capitata dal punto di vista politico è che un partito sedicente di sinistra, e il Pd un tempo lo era, si alleasse per un governo con la destra e realizzasse una politica di destra con un punto di vista di sinistra”.
Un giudizio sui 5 Stelle al governo?
“Risultati inferiori rispetto a quanto servirebbe, basta vedere quanto hanno realizzato sulla riforma del Jobs act: e intanto la destra monopolizza le scelte del governo, non solo sugli immigrati, conquistando la fetta degli elettori di destra dei 5 Stelle”.
Non li rivoterebbe?
“No, a meno che il Movimento non si spaccasse prendendo le distanze dalla componente di destra”.
Due settimane fa lei è stato ospite della Festa dell’Unità a Ravenna, come è andata?
«Sono stato invitato nonostante le polemiche di chi non mi voleva e mi ha definito “antipatizzante” con il Pd. Dopo una bomba d’acqua che aveva svuotato l’arena, per il mio spettacolo c’era il tutto esaurito con gente anche in piedi. Esattamente come avveniva per i miei spettacoli dieci anni fa, prima che mi cancellassero dalle Feste dell’Unità per “diversità di vedute”. Se quest’anno mi hanno invitato vuol dire che almeno un segnale, se non proprio un’apertura, ci sarà, e forse si sentirà anche al congresso”.
Carlo Moretti