È arrivata la sentenza del Riesame, dopo l’udienza di mercoledì 5 settembre, e non sorride alla Lega. I giudici hanno stabilito che i fondi attuali e futuri del Carroccio, così come quelli di qualsiasi altro ramo o attività a questo collegate, possono essere sequestrati fino al rimborso totale dei 49 milioni di euro indebitamente incassati mediante i rimborsi elettorali per il triennio 2008-2010.
Il tribunale ha così accolto il ricorso della procura di Genova che chiedeva di pignorare immediatamente i beni di qualsiasi altra entità giuridica collegata alla Lega, nelle cui casse al momento c’è liquidità per circa 5 milioni di euro.
Resta da comprendere come reagirà il partito. La scorsa settimana il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti aveva dichiarato che, nel caso in cui il tribunale avesse dato ragione alla Procura genovese, la sopravvivenza della Lega sarebbe stata minata. Il ministro dell’Interno e segretario del partito Matteo Salvini ha invece detto di attendere la sentenza con curiosità ma senza ansia.
La pm di Genova si era rivolta alla Cassazione lo scorso mese di aprile e questa, di rimbalzo, aveva interpellato il Riesame, dopo avere accolto la richiesta di sequestro dei fondi del Carroccio.
Ora restano due strategie politiche: la prima è quella di fare crollare la Lega sotto il peso della sentenza e riedificare un partito con altro nome oppure, come già anticipato da diversi media italiani, fondare una grande colazione che includa più partiti di centro-destra.