Opera Aperta al Teatro al Castello: Nino Racco racconta e interpreta la storia di Rocco Gatto
Il Teatro al Castello di Gioiosa Ionica si è trasformato per una sera in un inedito palcoscenico con l’obiettivo di ospitare “Opera Aperta”, un monologo scritto e interpretato magistralmente dall’attore Nino Racco e incentrato sulla storia di Rocco Gatto, mugnaio gioiosano ucciso dalla ‘ndrangheta il 12 marzo del 1977.
L’iniziativa si è inserita nel ricco programma degli eventi estivi promossi dal progetto “La cultura… al centro storico”, sostenuto dall’Associazione Don Milani Onlus, dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale. Tantissime le suggestioni susseguitesi durante la serata, fortissima la connessione umana costruita con un pubblico attento, ansioso di sapere, completamente assorto nell’assistere all’avvicendarsi sulla scena di contraddizioni, paure, pregiudizi, segnali antropologici di una Gioiosa e di una Calabria di ieri e di oggi, segnata da un retaggio culturale difficile ma, come la vita di Rocco Gatto insegna, capace di cambiare.
Una storia che Nino Racco ha saputo raccontare vestendosi di più voci, da quella del padre del mugnaio gioiosano, Pasquale Gatto, alle voci del popolo, della gente comune, dei mafiosi e di tutti coloro che hanno preso parte alla vicenda nel lontano 1977. Una voce che è diventata urlo straziante contro ogni forma di connivenza, desiderio di invertire la rotta nonostante la paura, preghiera ultima e sfogo disperato di un padre straziato, ferito, umiliato, al suo santo protettore. Una voce che scava dentro, che ha scosso le coscienze e che ha invitato i presenti, tra cui numerosissimi giovani giunti a Gioiosa grazie all’associazione Libera, ad assumere su di sé la responsabilità di una scelta a favore del cambiamento.
A fare da cornice ad una serata dal grande spessore culturale, la mostra fotografica di Frank Armocida, completamente incentrata sul senso del tempo che passa, che corre via velocemente e che nell’attimo in cui si evoca, non è più lo stesso divenendo già passato. Tempo e memoria si sono intrecciati in un unico momento, quasi a voler sottolineare che il tempo, malgrado il suo scorrere repentino, è l’unico in grado di rendere eterna la memoria di qualcuno.