Santa Pola, della Rete dei Comuni Solidali Europea (SOLIDA), lavora all’accoglienza dei migranti della Acquarius. La soddisfazione di Maiolo
“E’ con grande soddisfazione che saluto il lavoro straordinario che sta facendo la municipalità di Santa Pola per l’accoglienza dei migranti dell’Acquarius”.
E’ con queste parole che Giovanni Maiolo, del coordinamento nazionale della Rete dei Comuni Solidali (www.comunisolidali.org), si riferisce alla municipalità spagnola di Santa Pola, uno dei sette comuni europei aderenti al progetto Solida (www.solidapro.eu), di cui è capofila il comune di Gioiosa Ionica e dal quale nascerà la Rete Europea dei Comuni Solidali che prenderà il nome di Solida.
Sia il sindaco di Gioiosa, Salvatore Fuda, che Giovanni Maiolo sono stati nei mesi scorsi ospiti del comune di Santa Pola, governato dal Psoe, da Esquerra Unida e da Compromìs, per assistere ad una simulazione di salvataggio di migranti in mare.
Santa Pola, di fronte al caso internazionale della nave Acquarius che trasporta 629 migranti e alla quale il governo italiano ha impedito di attraccare nei nostri porti, ha dato la sua disponibilità a costruire una rete, insieme ai cittadini, alle associazioni, agli imprenditori e ai comuni vicini, per dare ospitalità temporanea alle persone che sbarcheranno a Valencia.
“All’Europa dei populismi dobbiamo rispondere dal basso dei comuni con le buone pratiche – ha dichiarato Giovanni Maiolo – e sono orgoglioso che una delle municipalità che insieme a Re.co.sol. sta costruendo la rete europea dei comuni solidali si stia adoperando per dimostrare che esiste un’altra Europa, che non abbandona in mare dei disperati ma che li sa accogliere senza razzismo istituzionale”.
Il 26 giugno Maiolo, insieme alla delegazione di Re.co.sol., a quella del comune di Gioiosa e a quella di Santa Pola andrà in Grecia per un altro appuntamento del progetto Solida.
Ufficio stampa Re.co.sol.