Editoriale: Proclamiamo Ciavula giornale deleghistizzato
Il mio amico Giovanni Manoccio, quando era sindaco di Acquaformosa, proclamò il suo comune come “deleghistizzato”.
Noi, oggi, al tempo dei censimenti etnici (e non razziali, la scienza ci ha spiegato in tutte le salse che le razze non esistono), dei disperati abbandonati in mezzo al mare, delle frontiere chiuse per gli esseri umani bisognosi, della guerra contro i poveri, dell’odio verso gli ultimi, della strage di Macerata compiuta da un assassino ex candidato della Lega, degli omicidi dei migranti, dichiariamo Ciavula giornale “deleghistizzato”.
Sull’Italia è calata l’ombra della barbarie. I 5 stelle, verso i quali molti riponevano enormi speranze, sono riusciti a regalare il governo a Matteo Salvini. La strada gli è stata spianata allegramente dai pessimi governi del Partito Democratico, che ha inseguito la destra sul suo stesso terreno. E sul suo terreno perdi. E perdi male.
Inizia il tempo di una nuova Resistenza. “Di nuovo come un tempo, sopra l’Italia intera, fischia il vento e infuria la bufera”.
Prepariamoci a non lasciarli passare. Prepariamoci a resistere con tutte le armi che la democrazia ci mette a disposizione.
Ciavula farà la sua parte.
Noi meridionali subiamo l’onta di avere regalato tantissimi voti a quella che fino a ieri si chiamava Lega Nord e ci sputava in faccia.
Oggi si sono riciclati come Lega e basta, e sputano in faccia a quelli che stanno peggio dei meridionali. E troppi meridionali, dimentichi dei calci in culo, adesso applaudono, votano e commentano “prima gli italiani”, quando l’italiano, il più delle volte, non lo sanno nemmeno scrivere e rivelano a suon di H in eccesso o in difetto un livello culturale scandalosamente basso e tale da fargli credere che i migranti siano il più grande problema italiano. Non la disoccupazione, la cattiva sanità, lo stato sociale distrutto, la corruzione, il clientelismo… ma i migranti!
Ebbene, su questa testata la vostra propaganda non troverà spazio. Noi vi respingiamo, come voi respingete i disperati che tendono le mani in cerca della terraferma, in cerca della pace, in cerca di aiuto.
Il meridione d’Italia ha dimostrato al mondo intero che si può praticare l’accoglienza, che l’inclusione è realizzabile senza scontri sociali.
Per questo noi non siamo e non saremo mai meridionali che votano Lega, dei quali ci vergognamo profondamente. In quanto meridionali vogliamo espiare la colpa di vivere in una terra che concede voti ai leghisti: per questo chiediamo scusa all’umanità dichiarandoci giornale “deleghistizzato”.