L’Officina delle Idee invita Belcastro, Riccio e Ammendolia ad un confronto pubblico sul debito
Riceviamo e pubblichiamo
Qualche giorno prima di Pasqua è giunta a noi la seconda convocazione da parte della maggioranza.
Siamo stati resi edotti della relazione predisposta da parte della ragioniera del Comune la quale manifesta la difficoltà a raggiungere il pareggio del bilancio.
L’appello del sindaco al senso di responsabilità di certo da parte nostra non è stato disatteso.
Abbiamo partecipato alle riunioni con spirito propositivo per la risoluzione del problema prospettatoci. Non capiamo però la scelta di dover discutere a porte chiuse, per noi era essenziale discuterne di fronte ai nostri concittadini.
Abbiamo constatato che il problema dei debiti, del bilancio comunale è stato affrontato con molto ritardo in netta antitesi a tutte le promesse fatte in campagna elettorale.
Abbiamo rilevato una scarsa propensione alla risoluzione del problema, invece molta più attenzione questa maggioranza l’ha riservata ad atteggiamenti ed azioni volte ad annacquare i rispettivi profili di responsabilità. Come se essi stessi non abbiano mai fatto parte delle passate amministrazioni. Tanto per fare due brevi esempi: l’area tecnica segnala come debiti fuori bilancio circa € 2.200.000 e l’assessore al ramo da ben 11 anni, è sempre lo stesso. L’area contenzioso segnala € 1.400.000 di debiti fuori bilancio, l’odierno sindaco era assessore al ramo e vice sindaco.
L’amministrazione ha dimostrato di considerare questa spinosa questione con marginalità.
Ci teniamo a ribadire che tutti eravamo al corrente e che bisognava amministrare una massa debitoria importante.
Dal giorno dopo le elezioni non è stato fatto nulla.
Anzi, l’Amministrazione ha assunto un profilo speculativo, dimostrato nei fatti dalle numerose anticipazioni di cassa effettuate e che oggi aggravano ancor di più la situazione finanziaria dell’ente. Altro dato emblematico che emerge dalla lettura dei riaccertamenti dei debiti dei funzionari d’area è quello legato alle spese postali, in poco meno di sei mesi sono stati spesi soldi pubblici per circa 60.000,00. Avete vessato i cittadini oberandoli di ruoli; e come risultato economico? Avete riscosso ancor meno di quanto avevate preventivato.
Anche il ricorso ad una società esterna di consulenza pare che sino ad oggi non abbia prodotto risultati. Nessuna relazione è stata elaborata e posta in discussione, eppure sono stati spesi circa € 16.000.
A due giorni dalla scadenza dell’approvazione del bilancio preventivo questa minoranza non ha ricevuto alcuna convocazione per l’approvazione nel consiglio di tale importante atto.
Noi dell’Officina sosteniamo che è essenziale evitare il dissesto! Rispediremo alla maggioranza qualsiasi tentativo di volerci rendere partecipi di questo loro folle disegno nel voler portare i cittadini di Caulonia sul lastrico.
Abbiamo più volte cercato di porgere il problema all’attenzione di altre forze politiche presenti nel territorio, su tutti Forza Italia, invitandola anche a nostri incontri pubblici sull’argomento, ma, oltre a non aver mai ricevuto alcuna risposta abbiamo constatato che gli esponenti con fare impalpabile si sono appiattiti dietro le scelte scellerate del proprio leader che oggi ricopre il ruolo di vicesindaco in questa amministrazione.
Esimi componenti della maggioranza, con forza vi sottolineiamo che non state lavorando per il bene del paese.
In soli due incontri l’Officina vi ha regalato importanti spunti per evitare il dissesto, ma a quanto pare è per voi obiettivo prioritario dichiararlo.
Riteniamo non sia più possibile mantenere questo stato di assurdo silenzio, i cittadini devono ed hanno il diritto di sapere.
Continueremo la nostra azione di informazione e di disseminazione della verità dei fatti.
Saremo anche promotori di un incontro pubblico alla presenza della stampa e della tv, dove vorremmo intervenissero il sindaco Belcastro e gli ex sindaci Riccio e Ammendolia per discutere del problema, in trasparenza, lealtà, e nel rispetto dei cittadini che hanno votato.
Officina delle Idee