Le clamorose balle del Pd di Cinquefrondi e la linea “leghista” che imbarazza Oliverio
Ci risiamo.
Il “leghismo” galoppante del Pd di Cinquefrondi riemerge. E’ più forte di loro, proprio non ce la faccio a mandare giù che Cinquefrondi sia un paese così civile da dare il buon esempio a tutta la piana di Gioia Tauro sul tema delle migrazioni. Laddove ci sono tendopoli e tensioni sociali, Cinquefrondi ha risposto con le buone pratiche dell’accoglienza, con la solidarietà e l’integrazione. In questo momento lo Sprar di Cinquefrondi ospita 4 migranti, ma sti 4 “neri” il Pd proprio non li sopporta. Salvini sarebbe fiero di loro, il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio probabilmente un pò meno.
Oliverio si è schierato senza se e senza ma a fianco di Domenico Lucano, il sindaco di Riace che ha insegnato al mondo che l’accoglienza può essere una risorsa e può essere un’opportunità di crescita culturale ed economica in territori come i nostri.
Il Pd di Cinquefrondi, dopo le ridicole polemiche su una lavatrice e dopo i toni salviniani del “prima i cinquefrondesi” (come se la presenza di 4 migranti togliesse qualcosa alla città, quando invece ha portato lavoro per sei giovani del luogo) https://www.ciavula.it/2016/10/salvini-infuriato-pd-cinquefrondi-piu-razzista/ torna all’attacco sulla mediateca comunale, un immobile che stava ammuffendo come la linea politica del Pd cinquefrondese. Una sua esponente fa riferimento sui social network a “coloro hanno distrutto la biblioteca mediateca comunale”, raccogliendo il “mi piace” del segretario Pd Michele Galimi.
A parte gli allucinati democratici di Cinquefrondi, nessuno si è accorto che la mediateca sia distrutta. Pur di attaccare il progetto di accoglienza e l’amministrazione comunale di Michele Conia non esitano a propagandare come verità balle colossali.
Proprio grazie al progetto di accoglienza Sprar la mediateca ha ripreso a vivere, ha ricevuto migliorie per diverse migliaia di euro (come l’installazione dei condizionatori che renderanno l’uso della struttura più agevole per tutta la comunità sia d’estate che d’inverno) senza che il comune abbia dovuto investire un centesimo. Gli interventi sono stati interamente a carico del progetto di accoglienza, previa autorizzazione del Servizio Centrale dello Sprar e dell’ufficio tecnico. La mediateca è stata inoltre luogo di molteplici appuntamenti culturali (l’ultimo in ordine di tempo quello di lunedì scorso, quando in una mediateca strapiena si è tracciato un bilancio dei primi due anni di Sprar), compreso un corso di formazione tenuto dalla più importante Ong europea, Medici del Mondo, rivolto agli operatori sociali di tutta la Calabria.
E’ questa la distruzione di cui parla il Pd?
E’ evidente che la visibilità e la centralità che ha acquisito Cinquefrondi negli ultimi anni non piaccia all’opposizione democratico-leghista, ma da qui a raccontare balle su una presunta distruzione di un bene comunale che è stato salvato dall’incuria e dall’abbandono il passo è eclatante.
Il Pd di Cinquefrondi è riuscito nuovamente a mettere in imbarazzo il suo stesso partito, facendo l’ennesimo favore all’amministrazione comunale che vorrebbe contrastare e rendendosi ridicolo agli occhi dei cittadini, che possono constatare facilmente che la mediateca non è distrutta come se si trovasse nella Siria di Assad, ma funzionante e “viva” come non mai.