‘Ndrangheta, arrestato in Svizzera latitante elemento di spicco della cosca “Chindamo-Ferrentino”
Riceviamo e pubblichiamo
Il 4 dicembre 2017, a Zurigo (Svizzera), la locale Polizia Cantonale, in collaborazione con i Carabinieri del Gruppo di Gioia Tauro, hanno localizzato e tratto in arresto SIGNORELLO Josè, di anni 31, pregiudicato, originario di Laureana di Borrello, elemento di spicco della locale cosca di ‘ndrangheta “CHINDAMO-FERRENTINO”.
Era latitante dal novembre 2016 allorquando si era sottratto ad un’ordinanza di applicazione di custodia cautelare in carcere emessa il 24.11.2016 dal Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nell’ambito dell’operazione di polizia denominata “LEX”, condotta dalla Compagnia di Gioia Tauro, tra il 2014 ed il 2016, contro il locale di ‘ndrangheta di Laureana di Borrello costituito dalle famiglie dei “LAMARI” e “CHINDAMO–FERRENTINO”.
SIGNORELLO è ritenuto uno degli esponenti principali della ‘ndrina “CHINDAMO–FERRENTINO”, col ruolo di partecipe, consigliere del capo ‘ndrina Marco FERRENTINO, attualmente recluso in regime di 41 bis O.P., coinvolto nel settore del traffico internazionale di armi tra la Svizzera e l’Italia nonché con compiti operativi nel settore delle estorsioni.
L’individuazione e la cattura sono giunte, dunque, all’esito di un’intensa attività info-investigativa condotta dai militari della Compagnia di Gioia Tauro nel corso della quale è stato accertato che l’indagato, benché latitante, aveva avviato una sala scommesse nel centro cittadino di Winterthun, Cantone Svizzero di Zurigo, da dove continuava a mantenere contatti con i propri familiari. Pertanto, sulla base delle evidenze raccolte nel corso dell’attività di ricerca, la Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria ha richiesto l’emissione di un mandato di arresto europeo in ottemperanza al quale la Polizia Cantonale, avvalendosi prioritariamente elementi forniti dai militari dell’Arma, sono riusciti a catturarlo mentre si trovava a Zurigo.
Signorello, al termine delle formalità di rito, è stato messo a disposizione dell’Autorità giudiziaria Svizzera che ha convalidato l’arresto ed è in attesa di decidere sulle procedure di estradizione in Italia.
Ufficio Stampa Comando Provinciale CC Reggio Calabria