SP Junchi-Prisdarello: basta con le prese in giro!
Gioiosa Jonica, 19 febbraio 2018
COMUNICAZIONE E CHIAMATA DI CORRESPONSABILITA’ DI TUTTI I CONSIGLIERI DELLA CITTA’ METROPOLITANA, IN PRIMIS SINDACO, VICE SINDACO E DELEGATO VIABILITA’, SU MANCATA SISTEMAZIONE FRANE SP122 JUNCHI PRISDARELLO (COMUNI DI MARINA DI GIOIOSA JONICA E GIOIOSA JONICA), ESISTENTI DA DUE ANNI A SEGUITO DELLE ALLUVIONI.
PERICOLO E TRAPPOLA PER LA VITA DELLA GENTE- SITUAZIONE DI INCOSCIENTE ED IRRESPONSABILE IMMOBILITA’ DEL GOVERNO DELLA CITTA’ METROPOLITANA DA OLTRE DUE ANNI
INTERESSATO ANCHE IL PREFETTO ED I COMMISSARI PREFETTIZI
LE COMUNITA’ PRONTE A NON VOTARE ED A PRESENTARE ESPOSTO-DENUNCIA ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA CONTRO SINDACO, VICE SINDACO E CONSIGLIERE DELEGATO ALLA VIABILITA’ CON CHIAMATA IN CAUSA ANCHE DEI RESTANTI CONSIGLIERI DI “MAGGIORANZA” E DI “ MINORANZA”.
Le foto dimostrano lo stato della strada e si vede persino il palo della segnaletica crollato a terra, per capire la “seria” attenzione che viene dedicata alla strada.
E’ da oltre due anni che sulla SP122 Gioiosa-Caulonia ci sono due frane, di cui una di enormi dimensioni con relativo precipizio di circa duecento metri, che ha ridotto la strada ad un budello, i margini non sono in sicurezza, esiste solo una rete di plastica di quelle che segnalano lavori in corso, il tratto la notte è totalmente al buio, peraltro senza segnalazioni luminose di alcun genere, quella più grande si trova in salita/discesa ed è compresa tra due curve a gomito, nei pressi della frana ci sono abitazioni, la frana è sovrastata da una parete in terra molto labile e laddove appare di natura rocciosa, la parete si sta pericolosamente sgretolando.
Non possono passare i pullman di linea, non passano le ambulanze, non passano gli scuolabus, gravissimi disagi per i numerosi anziani e per le famiglie con persone con disabilità che devono andare nelle strutture della costa per curarsi e per gli esercizi di mantenimento o riabilitazione.
E’ l’unica strada esistente che collega fra di loro le popolose frazioni collinari di Junchi e Prisdarello e le diecine di contrade, tutte collocate in collina o in montagna. Non ci sono altre vie d’uscita. E’ l’unica strada che collega queste comunità collinare/montagnose ai rispettivi paesi di Gioiosa Jonica e Marina di Gioiosa Jonica ed a tutti gli altri paesi costieri. Se si interrompe la strada le popolazioni restano irrimediabilmente isolate !
La strada giornalmente viene utilizzata dalle famiglie che portano a scuola i bambini, dai lavoratori e dagli contadini-agricoltori che si muovono nella campagne o nei paesi limitrofi della costa ionica da Catanzaro e per tutta la fascia della Locride.
Ci sono insomma tutte le condizioni che si verifichi in qualsiasi circostanza e momento un evento mortale !
E il governo della Città Metropolitana -con il testa il Sindaco, il Vice Sindaco e il Delegato alla Viabilità (ma è stata anche interessata la Delegata Consigliera per la Locride), malgrado le sollecitazioni fatte nel tempo dai Sindaci di Gioiosa Jonica, di Marina di Gioiosa Jonica e di Roccella continua a dormire, ad ignorare concretamente ed irresponsabilmente a non fare nulla da oltre due anni, privilegiando però le cose di Reggio Calabria e dintorni – che stanno vestendo a nuovo- emarginando palesemente e senza contegno tutta la periferia.
Le popolazioni di questi luoghi sono da tempo esasperate e indignate.
Sono trascorsi altri cinque mesi dalla protesta pacifica e democratica fatta il 7 ottobre 2017 in cui le comunità incontrarono tutta la stampa, le televisioni ed i media locali e regionali per esporre il problema e sollecitare il Governo metropolitano, che non aveva finora fatto nulla per mettere mano alla sistemazione delle pericolosissime frane.
Solo dopo questa dimostrazione pubblica e le successive proteste delle Comunità, la Città Metropolitana ha pensato di fare qualcosa, per tacitare la protesta, ma lo ha fatto malamente e con poca serietà. Si può tranquillamente dire che le popolazioni sono state “legalmente prese in giro”, non rendendosi conto che non si gioca con la buona fede, la serietà, la credibilità, l’intelligenza e la dignità della gente !
E’ successo che, a metà dicembre 2017, il Delegato alla Viabilità e la Delegata per la Locride hanno sbattuto ai quattro venti un comunicato stampa ufficiale (più una comunicazione televisiva resa ai Tg di Telemia e pubblicata su tutti i giornali, nelle altre TV e su Facebook) secondo cui sono “pronti e immediatamente utilizzabili dalla Struttura Viabilità della Città Metropolitana 150.000 euro per l’intervento sulle frane di Junchi e Prisdarello”. Una notizia strepitosa ! Finalmente !
Il “dopo” ci ha svelato la presa in giro. Infatti, visto che non succedeva nulla mentre il tempo passava, abbiamo scoperto che si trattava semplicemente di un “emendamento” votato in sede di bilancio nel mese di dicembre 2017 secondo cui tali somme sarebbero state reperite dall’AVANZO DI AMMINISTRAZIONE !
Che delusione per tutte le comunità !
Un provvedimento che appunto si è rivelato poco serio e concreto, un atto “politico” fumoso e per un certo verso “ingannevole” perché questo particolare negativo (utilizzo avanzo di amministrazione) era stato taciuto al pubblico ed a noi, purtroppo il solito atto tipico della politica “non buona” che fa allontanare la gente e fa perdere irrimediabilmente la credibilità dalle Istituzioni.
Quindi nessuna immediatezza di disponibilità di fondi, con la ovvia reale conseguenza che il competente Settore tecnico-amministrativo della Città Metropolitana -già bella e pronto ad agire con la dovuta priorità e celerità- fino ad oggi e chissà per quanti mesi ancora, non ha potuto iniziare le procedure per la risistemazione della strada e la messa in sicurezza, proprio per la mancanza di finanziamenti.
E’ certo quindi che passeranno ancora mesi prima che il Consiglio accerti l’esistenza o meno dell’avanzo di amministrazione.
Nel frattempo il Governo Metropolitano, il Sindaco Metropolitano, Il Vice Sindaco e il Delegato alla Viabilità sono certi di aver fatto il loro dovere con quell’emendamento e perciò se ne fregano se la gente rischia momento dopo momento di morire, finendo sotto il burrone o vedendosi crollare addosso una frana o i massi delle pareti (come già più volte successo, fortunatamente senza conseguenza, ma non si può continuare ancora a sfidare la fortuna) mentre transitano su quel tratto di strada.
Ma c’è altro da aggiungere ed è ancor più grave, a comprova della inconsistenza e della presa in giro messa in atto con quell’emendamento: nei giorni scorsi, protestando per questa situazione, ci è stato risposto da fonti autorevoli che “altro che avanzo ! Ci sono milioni di deficit ! “
Vi rendete conto ?! Ma anche questa informazione, buttata così per tagliare il discorso, non ci ha convinti, perché noi invece crediamo che soldi ce ne sono ed anche tanti perché su Reggio Calabria e dintorni -a quanto pare- si sta investendo tanto denaro, stanno facendo bella e nuova la Città e dintorni, come si dice “si stanno riservando tutto per loro”, a discapito delle periferie, dei paesi lontani da Reggio.
Se è così, soldi ce ne stanno e come. E se è così, perché l’organo politico si è inventato l’emendamento che rinvia “sine die” la sistemazione della strada, mentre avrebbe potuto benissimo reperire le somme dalle disponibilità ordinarie di Bilancio !?.
Questo mentre le popolazioni da oltre due anni bramano la sistemazione della strada e la messa in sicurezza principalmente per la incolumità delle persone.
Preso atto di queste premesse, il gruppo promotore sta ragionando su due iniziative possibili da intraprendere, che hanno la finalità di richiamare per l’ennesima volta la Città Metropolitana, con il testa il suo Sindaco ma anche tutti i Consiglieri che la compongono, siano essi “di maggioranza” o “minoranza” perché riteniamo che tutti hanno il sacrosanto dovere di interessarsi e non di defilarsi; devono per loro missione impegnarsi come si deve e come il problema merita, alla pari dei tanti problemi che esistono in altri territori, perché noi non pretendiamo privilegi egoistici, ma di fronte a questi pericoli bisogna decidere anche le priorità.
Le iniziative a cui si sta lavorando sono queste:
– il 4 MARZO andare ai seggi e NON VOTARE, esprimendo verbalmente o con uno scritto predisposto, i motivi della protesta (è una operazione legalmente e costituzionalmente garantita, tanto che -per disposizioni delle autorità governative- i Presidenti di seggio hanno l’obbligo di trascrivere nei loro verbali il motivo della protesta dichiarata dall’elettore o di allegare le dichiarazioni ai verbali).
– verificare se vi sono gli elementi di fatto e di diritto per fare un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica, come suggerito da più parti. Credo che gli elementi ci sono dato che le persone sono messe a rischio di vita con quel precipizio profondo non protetto da alcuna barriera e persino i segnali di tutela sono materialmente a terra.
Un’ultima cosa, abbastanza importante abbiamo scritto anche al Prefetto per un suo autorevole interessamento ed abbiamo scritto anche ai Commissari Prefettizi, ma sinora, stranamente non è arrivato alcun segnale.
Noi rinnoviamo questo intervento anche attraverso questa comunicazione pubblica, perché se non ci riesce la massima espressione del Governo nazionale, possiamo riuscirci noi poveri cittadini, che hanno solo il potere di esprimere il loro pensiero, di manifestare nelle forme garantite dalla Costituzione e di spingere i governativi ad agire sensibilizzandoli anche attraverso i media e l’opinione pubblica.
Grazie a tutti per quello che ritenete e potete fare per la soluzione immediata e positiva del problema che vi abbiamo democraticamente sottoposto.
Il referente attuale per la SP 122 Junchi Prisdarello
Vincenzo Logozzo