Condannati per mafia ma regolarmente stipendiati dall’Asp, indaga la Corte dei conti
(ANSA) – CATANZARO, 16 FEB – La Corte dei conti di Catanzaro ha aperto un’istruttoria sulla vicenda di alcuni dipendenti dell’Asp di Reggio Calabria che avrebbero continuato a percepire lo stipendio nonostante avessero riportato condanne penale. Lo ha detto il Procuratore regionale della Calabria della Corte dei Conti Rossella Scerbo, incontrando la stampa prima dell’inizio della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario. Nella relazione del procuratore si legge poi che “sono state depositate le prime due citazioni per il risarcimento dei danni subiti dalla Regione per l’indebita utilizzazione dei fondi assegnati ai gruppi consiliari negli anni dal 2010 al 2012”. La prima citazione riguarda l’ex consigliere regionale Luigi Fedele nella sua qualità di capogruppo del PdL. L’altra invece ha come destinatari i componenti lo stesso gruppo Piero Aiello, Giovanni Nucera e Gianpaolo Chiappetta. “L’istruttoria contabile – si sottolinea – si è avvalsa del materiale probatorio acquisito dalla Procura della Repubblica di Reggio”.