Greggi di pecore nel centro urbano, la decisione del Sindaco di Polistena
Riceviamo e pubblichiamo
Nei giorni scorsi la città di Polistena è stata investita da una campagna mediatica in negativo in relazione alla problematica delle greggi che transiterebbero nel centro urbano.
L’attenzione è stata focalizzata non solo sul transito delle greggi in alcune vie dell’abitato, che certamente costituisce violazione del regolamento di polizia urbana, ma si è incentrata su altri aspetti lontani dalla problematica vera.
In particolare si è veicolato il concetto di pecore “sacre”, con chiara analogia alle vacche sacre, vicenda quest’ultima oggetto di un recente dibattito iniziato negli anni 70-80 ma tornata di attualità, secondo cui “sacri” sarebbero gli animali di proprietà di mafiosi che vagano liberi, pericolosi e indisturbati nelle campagne circostanti. Non è il caso delle greggi, quando esse vengono accompagnate da guardiani facilmente identificabili.
E’ evidente il tentativo del tutto strumentale che cerca con illazioni ed associazioni improprie, di far passare un primo implicito messaggio di complicità da parte delle istituzioni locali che non interverrebbero per impedire il transito degli animali nelle aree urbane perchè le pecore sarebbero di proprietà di persone vicine agli esponenti della cosca Longo di Polistena. E un secondo implicito messaggio, più falso del primo, che il transito delle pecore sarebbe universalmente consentito perché riconducibile a protettorati politici.
In realtà, la forzatura mediatica associa fatti non collegati, crea confusione tra pastori e proprietari delle greggi, definite “intoccabili”, fino a sentenziare uno scenario di presunti comportamenti omissivi in particolare del Comune e dei Vigili Urbani e di conseguenza di tutte le forze dell’ordine preposte al controllo del territorio.
Tutto questo costituisce complessivamente una rappresentazione distorta dei fatti e delle circostanze reali, ed ancora peggio offre un’immagine caricaturale di Polistena che non meritiamo, in quanto la storia della nostra città è fatta, al contrario, di lotte per l’affermazione dei diritti nel nome di un’antimafia combattuta sul campo e non predicata.
La montatura mostrata al mondo è la caricatura di una città di pecore che abbassano la testa, o che sembrerebbe vivere di grettezza e allo stato brado, o dove la recente relazione sentimentale cominciata non molto tempo addietro tra una consigliera comunale ed un lavoratore, pizzaiolo polistenese emigrato, pastore per necessità, diventa elemento di scherno, socialmente ripugnante, probabilmente frutto di una inaccettabile concezione borghese e bigotta di società classista che classifica le persone in base al loro lavoro, alla loro condizione economica e sociale.
A tutto questo, nel clima di confusione generale, è di stamattina un’ulteriore bufala su Polistena, dove avremmo pure le vacche sacre a pascolare nel cimitero senza che nessuno glielo impedisca.
Ritenuto che:
il transito delle pecore, seppure sia un fenomeno occasionale e stagionale che riguarda solo alcuni tratti di strade urbane, costituisce un’abitudine certamente scorretta, anche in passato oggetto di contravvenzioni e sanzioni comminate da parte della Polizia Municipale che tuttavia non si sono rivelate sufficienti a correggere e risolvere definitivamente il problema.
Esistono in particolare due greggi, di cui uno di stanza nella vicina Cinquefrondi, che muove in transumanza verso le campagne di Polistena.
Occorra assicurare maggiore vigilanza per ripristinare l’osservanza da parte delle aziende zootecniche interessate, nonché di tanti comuni cittadini in possesso a qualunque titolo di animali, della disposizione dell’articolo 27 del regolamento di polizia urbana che si riporta per esteso: E’ vietato tosare, ferrare, strigliare, lavare animali sul suolo pubblico o aperto al pubblico passaggio. E’ vietato foraggiare gli animali in luoghi pubblici, aperti al pubblico o di pubblico transito, fatta eccezione per le zone destinate a fiere per gli animali. E’ vietato lasciare vagare entro l’abitato qualsiasi specie di animale da cortile e da stalla, come pure tenere nei luoghi pubblici o aperti al pubblico sulle terrazze, nei cortili detti animali con o senza gabbione. E’ vietato il transito di greggi o altri gruppi di animali per le vie del centro urbano. Eventuale deroghe possono essere concesse, in occasioni particolari, dal sindaco il quale indicherà le strade da percorrere e le modalità da adottare. E’ fatto obbligo ai proprietari di cani portati a passeggio su area pubblica e nei giardini pubblici di pulire qualora il cane defeca su dette aree.
Verificato che:
Seppure il regolamento comunale non sia scrupolosamente tassativo sull’argomento, il Sindaco attuale e quelli che si sono succeduti nel tempo, non hanno mai concesso le “deroghe” previste dal regolamento per il transito delle greggi nel centro urbano.
Nei giorni scorsi inoltre sono stati effettuati controlli interforze coordinati dalla Questura di Reggio Calabria su attività ovinicole presenti a Polistena, accertando diverse irregolarità e comminando le dovute sanzioni.
Serve comunque monitorare il fenomeno del transito in strade del centro urbano, che indipendentemente da come vengono gestite internamente le aziende, va bloccato.
Il CONSIGLIO COMUNALE DI POLISTENA
RESPINGE
Il tentativo di far apparire Polistena una comunità omertosa, che si piega ai mafiosi, abbassa la testa dinanzi ai prepotenti, è indifferente rispetto ai problemi, ovvero di offuscare l’immagine positiva, limpida e trasparente della città e con essa l’operato del Sindaco, dell’Amministrazione, del Consiglio Comunale, di tutte le istituzioni compresa la Polizia Municipale le Forze dell’ordine, che concorrono secondo le proprie competenza a garantire condizioni migliori di vivibilità e di sicurezza per i cittadini.
RESPINGE ALTRESI’
Ogni retropensiero discriminatorio, reso o amplificato mediaticamente, in violazione del principio di uguaglianza stabilito all’articolo 3 della Costituzione che cosi recita: Tutti i cittadini hanno pari dignita` sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la liberta` e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
RESPINGE ANCORA
Ogni costruzione, allusione, o riferimento artatamente veicolato a sacrari inviolabili e intoccabili, a mafie e personaggi ambigui che viceversa sono stati sempre tenuti alla larga dal Comune grazie ad un preciso modo di essere e di comportarsi del Sindaco e dell’Amministrazione Comunale, principi espressi fra l’altro al primo punto delle linee programmatiche approvate ad inizio mandato da questo Consiglio Comunale.
CHIARISCE
Che Polistena nel suo insieme è stata, è e rimane centro di lotte per l’affermazione dei diritti, di battaglie per l’emancipazione sociale, per la dignità e la liberazione del lavoro dallo sfruttamento, di impegno antimafia che si rinnova costantemente nei gesti e nelle azioni dell’Amministrazione Comunale e dell’intera comunità onesta e laboriosa di Polistena.
RIBADISCE
Il proprio impegno nella lotta alla ndrangheta, che tuttavia è ancora presente a Polistena e sul territorio e cerca di condizionare l’economia e lo sviluppo, attraverso la costituzione di parte civile in tutti i processi di mafia che riguardano il territorio comunale come fatto dall’Amministrazione in occasione dell’operazione Scacco Matto.
PRENDE ATTO
Della lettera di dimissioni del consigliere comunale Roberta Coriani e del suo contenuto, esprimendo piena solidarietà a seguito degli ingiusti attacchi subiti, privi di fondamento.
DIFENDE
La libertà di pensiero e di stampa quando essa è esercitata senza propositi diffamatori o diventa strumento premeditato a tavolino per offesa gratuita o peggio ancora per imprecisati scopi diversi da quelli della oggettiva informazione quotidiana.
IMPEGNA
Il Sindaco e l’Amministrazione Comunale a valutare ogni iniziativa utile volta a tutelare in ogni sede l’immagine ed il buon nome di Polistena, nonché il Segretario comunale a dare seguito all’indagine interna immediatamente aperta subito dopo l’esposizione mediatica, tesa a verificare ed accertare eventuali omissioni in doveri di servizio, o anche in violazione del codice di comportamento dei dipendenti pubblici.
IMPEGNA INOLTRE
Il Comando della Polizia Municipale affinchè i provvedimenti contenuti nel presente ordine del giorno vengano osservati per quanto di competenza, in particolare attraverso servizio di pattugliamento sulle vie urbane che potrebbero essere ancora utilizzate per il transito delle greggi, facendo osservare il rispetto delle disposizioni dell’articolo 27 del regolamento di Polizia Urbana e bloccare definitivamente il fenomeno del transito delle pecore per le vie del centro urbano.
ASSICURA
La piena collaborazione con le forze dell’ordine che diligentemente presiedono il territorio a tutela della sicurezza e della legalità, sostenendo qualunque forma di controllo e vigilanza utile a scongiurare il ripetersi di episodi analoghi.
SOSTIENE INFINE
Tutti i Sindaci e i Comuni che nel proprio territorio, non a Polistena, stanno conducendo una battaglia per eliminare il problema delle “vacche sacre”, argomento ben più serio e complesso immediatamente riconducibile a logiche mafiose di predominio e controllo del territorio.