L’associazione Don Milani Onlus si presenta alle scuole del nostro territorio con il progetto “Ora Legale”, un’iniziativa promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Dipartimento della gioventù e del Servizio civile nazionale. L’iniziativa, finanziata nell’ambito dell’Avviso Pubblico “Giovani per il Sociale”, è stata accolta con entusiasmo e grande partecipazione dall’Istituto Tecnico Agrario di Caulonia, secondo le intenzioni del dirigente scolastico Antonino Morfea. L’obiettivo è quello di costruire nei giovani ragazzi una solida cultura della legalità, decostruendo convenzioni e convinzioni sociali frutto di uno sbagliato retaggio culturale. Stimolare l’impegno civico e la partecipazione attiva alle problematiche sociali, incentivare la consapevolezza e il senso di responsabilità nei confronti del proprio territorio, rendere i giovani coscienti dell’importante ruolo che ognuno è invitato a svolgere nel proprio ambiente. Questi sono stati i principali temi affrontati all’Ita di Caulonia nella mattinata del 27 novembre, finalizzata a ricreare, metaforicamente e concretamente parlando, una vera e propria ora di legalità, primo dei sette momenti educativi che si protrarranno all’interno dell’istituto fino al mese di maggio. Gli incontri coinvolgeranno tutte le sedi dello “Zanotti Bianco”, con l’obiettivo di realizzare dei laboratori didattico-esperienziali per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza attiva. I suddetti, inoltre, verteranno su momenti di riflessione riguardo importanti tematiche legate all’universo giovanile, alla lotta alle mafie, alla tossicodipendenza, alla legalità come scelta di vita e opportunità per costruire il proprio futuro. Per promuovere il progetto, l’associazione Don Milani si appresta a realizzare numerosi incontri e attività anche presso centri polifunzionali, nell’ambito del volontariato e presso beni confiscati alle mafie. In attesa del prossimo incontro all’Ita di Caulonia, allora, ben venga il suono della campanella, ben venga l’ora di legalità.
Maria Carmen Calvi