IL SIT-IN DI JUNKI E PRISDARELLO  AD UN ANNO DAL CROLLO

IL SIT-IN DI JUNKI E PRISDARELLO AD UN ANNO DAL CROLLO

La pioggia non ha intimorito i cittadini delle frazioni di Junki e Prisdarello, radunatisi in un sit-in di protesta ieri mattina alle ore 10.00 presso la strada che ormai da un anno minaccia il totale distacco dal versante su cui poggia. Già un anno fa, in occasione dei numerosi disagi che l’alluvione di ottobre aveva causato, il nostro giornale aveva documentato il crollo parziale della strada provinciale SP-122, un’arteria di vitale importanza per i cittadini del luogo in quanto capace di collegare tre grandi centri urbani, quello di Gioiosa Ionica, Marina di Gioiosa e Roccella Ionica. Da questa strada, infatti, passano quotidianamente studenti, lavoratori e famiglie intere, consapevoli del rischio a cui potrebbero andare incontro, ma al momento sprovvisti di una valida alternativa. Il sit-in, dunque, ha l’obiettivo di smuovere le acque della città metropolitana di Reggio Calabria, acque fin troppo stagnanti nonostante il continuo monito e le numerose segnalazioni da parte dei sindaci e degli abitanti della zona.

L’unica alternativa possibile è stata quella di protestare, pacificamente e in modo coeso, alla presenza delle autorità del luogo, quali i sindaci Domenico Vestito, Giuseppe Certomà e Salvatore Fuda nonché di numerose testate giornalistiche. E’ necessario un urgente intervento –sostiene Salvatore Fuda, sindaco di Gioiosa Ionica-per il quale il dipartimento della città metropolitana sembra aver chiesto 500mila euro volti al ripristino e messa in sicurezza della rete viaria. Si tratta di una cifra irrisoria ma al momento necessaria per smentire un disagio inaccettabile e un isolamento ormai annunciato. I cittadini si augurano che quanto svolto ieri mattina possa avere un riscontro dalle autorità competenti, capace di portare nel tempo alla risoluzione di un problema comune a molti territori della Locride e che tutt’oggi trova faticosa risoluzione.

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