Re.Co.Sol: “La nostra incazzatura sorda per gli avvisi di garanzia a Mimmo Lucano”

Re.Co.Sol: “La nostra incazzatura sorda per gli avvisi di garanzia a Mimmo Lucano”

Riceviamo e pubblichiamo:

È giusto. In fondo siamo nella Locride e un’azione della Guardia di Finanza va fatta come si deve, del resto ci sono testi di grande letteratura e filmografia che ne tratta. Siamo nella Locride e senza andar troppo per il sottile ‘ndranghetisti possono apparire all’improvviso nei vicoli di Riace mischiandosi ai bambini dei richiedenti asilo che al solito si rincorrono e fanno troppo casino.

Dunque il blitz prevede che quaranta persone nello stesso tempo occupino i posti di potere del paese: il Comune, le associazioni che lavorano sui progetti e la sede punto nevralgico e strategico del malaffare: Palazzo Pinnaro la sede di Città Futura. Sulle pareti manifesti poco rassicuranti: Che Guevara, Peppino Impastato, Dino Frisullo, un vecchio manifesto che ricorda uno dei primi Forum Solidali di Recosol. C’è anche una grande porta finestra che apre ad uno sguardo fitto di tetti e vicoli, un presepe, fino al mare. Troppe cose strane in quel paese di 1.800 abitanti con 600 migranti integrati. La raccolta differenziata fatta con asini e una cooperativa gestita da migranti e riacesi come le botteghe che recuperano tradizioni e antichi mestieri. Un nuovo asilo appena inaugurato. Ma non è tutto, si lavora per avere l’acqua pubblica.

Insomma, chi gira per Riace avverte una certa qualità della vita piuttosto alta. Ce n’è abbastanza per indagare a fondo.

La cosa ancora più strana è che la notizia riportata dai media con un iniziale clamore a poco a poco si sta trasformando in articoli approfonditi che presentano il dubbio per tutta l’operazione, fino al lasciar trapelare una dichiarata simpatia.

Da due giorni i telefoni di Re.Co.Sol sono presi d’assalto da persone, amministratori, cittadini da ogni parte d’Italia che vogliono esprimere una incazzatura sorda su quello che è successo. Va bene tutto ma proprio tutto (e questa estate ne abbiamo viste) ma questa non passa davvero. Neppure un’ombra sull’operato di Domenico Lucano. Fra i tantissimi a dirlo anche la produzione della fiction girata a Riace a luglio con Beppe Fiorello. Tutti compatti.

Chiara Sasso, Gruppo di coordinamento Re.Co.Sol – Rete dei Comuni Solidali

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