Dalla Costa d’Avorio a Camini, la nuova vita di Kader
Riceviamo e pubblichiamo:
«Dell’Italia conoscevo Roma, Milano e le squadre di calcio. Sognavo di arrivare in una grande città. Mi sono ritrovato a Camini, e in questo piccolo paese è iniziata la mia nuova vita. Sono felice di essere qui». Kader Diabate, 18 anni compiuti a gennaio, viene dalla Costa d’Avorio, anche lui come tanti una storia e un viaggio difficile alle spalle. Un’esistenza di dolore e privazioni. Poi, giusto un anno fa, nell’ottobre 2016, ancora minorenne, l’arrivo in Italia, a Camini (RC), e l’incontro con l’accoglienza e il calore degli operatori del progetto Sprar gestito dalla Eurocoop Jungi Mundu. Il primo inserimento è al centro minori di Ellera di Camini, Kader lascia che fiducia e speranza trovino spazio, così impara subito l’italiano: da marzo, ormai maggiorenne, entra a far parte dello Sprar e, a soli sette mesi dall’arrivo, sostiene l’esame per poter accedere alla scuola pubblica.
Una soddisfazione enorme per lui e per gli operatori di Camini. Così il suono della campanella, quest’anno, ha segnato l’ingresso a scuola anche per Kader, alunno dell’Istituto per il Turismo “U. Zanotti Bianco” di Marina di Gioiosa Jonica.
«La notte precedente il primo giorno di scuola l’ho trascorsa senza dormire, ansioso di affrontare questa nuova avventura ma anche un po’ timoroso per qualcosa che ancora non conoscevo. Sono partito con il pullman e sono arrivato a Gioiosa con mezz’ora di anticipo; in un angolo ho atteso la campanella. E finalmente, alle otto in punto, ho varcato la soglia dell’istituto per entrare in classe. Il cuore mi batteva a mille. Mi sono trovato con una quindicina di ragazzi che mi hanno guardato all’inizio con un po’ di stupore, ma per fortuna in breve mi hanno fatto sentire a mio agio – racconta Kader –. Questa giornata ha segnato per me l’inizio di una nuova, stimolante sfida. Ora intendo impegnarmi al massimo e raggiungere i migliori risultati».
A sostenere il giovane rifugiato con affetto e legittimo orgoglio, oltre a tutti gli operatori, il presidente della Eurocoop Rosario Zurzolo, gestore del progetto Sprar anche di Sant’Ilario dello Ionio e Ferruzzano: «Kader rappresenta per noi il simbolo di ciò che intendiamo per accoglienza e integrazione, con la realizzazione di obiettivi concreti come la scuola, il lavoro – dice Zurzolo –. Non è così facile e neppure scontato, ma il nostro impegno in tal senso è massimo. Da parte sua, Kader ha compreso tutto questo e con cuore e intelligenza ha fortemente voluto imparare la lingua, imprescindibile chiave di accesso alla vita sociale. I suoi sforzi ora sono stati premiati con l’inserimento nella scuola pubblica. Ne siamo felici».
Intanto, continua a Camini il progetto di volontariato internazionale con Project Abroad, grazie al quale ormai da marzo scorso, nella cittadina ionica, c’è un flusso continuo di arrivi e partenze di studenti, giovani professionisti e laureati da tutto il mondo, che si ritrovano a Camini per un’imperdibile esperienza umanitaria e per conoscere da vicino un riuscitissimo progetto di accoglienza e sviluppo.
Mariateresa D’Agostino
CATEGORIES cultura e società