La prefettura di Reggio Calabria ha deciso di inviare la commissione di accesso a Siderno.
Ovviamente ci auguriamo che dopo la comunicazione di rito, l’opinione pubblica venga messa in condizione di seguire con la massimo di attenzione e con rispettoso distacco il lavoro della Commissione di accesso. Dubitiamo che ciò accada!
La decisione rappresenterà comunque un’azione devastante per la democrazia nel più popoloso centro della Locride e per tutta la zona ionica.
Ritengo giusto ricordare che proprio ieri a Siderno, nella gremita sala del consiglio comunale, s’è svolta un’assemblea per l’attuazione della Costituzione e per il rispetto dello Stato di diritto. Oggi gravemente compromesso!
L’assemblea ha discusso un odg in cui si rimarcava il clima di giustizia sommaria esistente in Calabria e che si riverbera su tutta la Locride con “scioglimenti a catena dei consigli comunali, interdittive antimafia, discutibili arresti di innocenti, chiusura di pubblici locali…”.
Nello stesso documento si ricordava che qualche anno fa il consiglio comunale di Marina di Gioiosa veniva sciolto per infiltrazioni mafiose e gli amministratori arrestati nel corso dell’inchiesta “Circolo formato”.
Oggi la suprema Corte ha demolito quell’inchiesta e tuttavia si ha la sensazione che non si voglia avviare una riflessione su quanto è successo.
Noi siamo rispettosi della legalità repubblicana.
Non si può umiliare oltre la democrazia in questa Terra e pur, nel massimo rispetto della legge, non ci faremo intimorire.
Non chineremo la testa dinanzi a una repressione più che ventennale che non ha sconfitto la ‘ndrangheta ma ha demolito la democrazia, umiliato la libertà, allontanato le persone perbene dalla vita pubblica, ridotto al silenzio le intelligenze vive del territorio, annullato il prestigio degli amministratori democraticamente eletti, danneggiato la piccola impresa e l’economia della nostra Terra.
Fintanto che non vi saranno “prove” in senso contrario, ci collochiamo vicino agli amministratori di Siderno eletti. Ieri siamo stati vicini a quelli di Marina di Gioiosa e domani saremo vicino alle comunità che avranno bisogno di democrazia, prima di ogni altra cosa.