Le associazioni animaliste scrivono ad Oliverio sul tema del randagismo
Le istituzioni in Calabria esistono, per alcune serie problematiche, solo sulla carta!
Ed allora , poiché “carta canta” ben 21 associazioni presenti sul territorio calabrese si son decise a non lamentarsi oltre, ma agire , lottare per la difesa dei diritti dei cittadini, umani ed animali ed
hanno sottoscritto e dato mandato agli avvocati Cipparone e Cosentino per inviare una missiva corposa, al governatore Oliverio e anche al commissario per il piano di rientro sanitario in Calabria, Massimo Scura e a tutti i prefetti delle cinque province calabresi con lo scopo di chiedere interventi e strategie su una problematica purtroppo molto diffusa in Calabria: il randagismo.
La normativa vigente non viene applicata, le Associazioni vengono lasciate letteralmente sole a fronteggiare il randagismo perchè agli enti preposti, forse, non ‘conviene’ occuparsene.
Cani maltrattati, reclusi, alcuni anche uccisi con violenze atroci: tutto questo accade in questa terra dove, sono invece moltissime le realtà che portano il loro contributo, per combattere il randagismo e che da anni chiedono che, chi di competenza e così come previsto dalla legge, si occupi finalmente di questo problema, nel rispetto dei diritti degli animali.
Già il Movimento Animalista calabrese, il 27 luglio scorso aveva inviato, al Settore 8, Sanità Veterinaria – Area Sian, in persona del suo Dirigente, Dott. Giorgio Piraino, istanza di accesso agli atti per conoscere l’elenco complessivo dei canili sanitari attualmente operanti e accreditati dalla Regione Calabria dislocati nelle cinque province. Una richiesta alla quale non è arrivata risposta, nonostante sia trascorso più di un mese dall’invio. (E a tal proposito è stata aperta una segnalazione all’Anac.)
Nella lettera si sottolinea poi l’inoppugnabile carenza di canili sanitari in Calabria che rende impossibile, o vincola ad inaccettabili limitazioni, il ricovero degli animali vaganti e conseguente erogazione di ogni prestazione sanitaria da parte dei Servizi Veterinari delle ASP, determinando una situazione di estrema pericolosità sull’intero territorio regionale. E ancora l’assenza di dati certi, all’indomani dell’11 maggio 2017, ultima data utile per l’adeguamento dei canili rifugio ai requisiti richiesti dal DCA N. 32/2015; in merito a ciò, è verosimile – scrivono – ritenere che la maggior parte delle strutture non sia riuscita ad adeguarsi e, che, pertanto, non abbia ricevuto l’accreditamento regionale come previsto dalle norme (ciò si è dedotto dal fatto che molti canili, da maggio/giugno scorso, non ingressano, né trasferiscono, cani randagi).
Inoltre è evidente – è scritto nella lettera – la mancata ottemperanza, sul territorio regionale, di ogni normativa regolante il benessere degli animali d’affezione e la gestione del fenomeno randagismo della maggior parte delle Amministrazioni Comunali e delle ASP, e l’assoluta assenza di programmi di prevenzione dello stesso, per come prescritto nelle normative sopra richiamate, che configura ungrave inadempimento da parte della Regione Calabria, dei Comuni e delle ASP. L’attuale gestione del fenomeno dunque, pur impegnando ingenti risorse economiche, manca di garantire risultati accettabili dal punto di vista sanitario ed etico e lede l’immagine territoriale della Calabria pregiudicando la valorizzazione e lo sviluppo turistico.
Nella missiva i rappresentanti e presidenti delle varie associazioni che si occupano della tutela e salvaguardia degli animali chiedono un immediato intervento da parte della Regione Calabria che, in virtù di quanto disposto dall’art. 120 Cost., obblighi Comuni ed ASP ad un immediato adeguamento alle normative, incluso quanto disposto dall’art. 12, DCA 32/2015 (Re immissione cani sul territorio).
Alla Regione Calabria viene chiesta l’immediata adozione di un programma di prevenzione del randagismo (per come previsto dall’ art. 3, Legge 281/91), che dedichi adeguata attenzione alle cause oltre che ai devastanti effetti del fenomeno e che preveda iniziative di Informazione, Educazione, Formazione al fine di consentire la progressiva riduzione dei randagi e degli animali ricoverati nei canili con conseguente contenimento delle spese.
I firmatari –tramite Avv.ti Maria Cipparrone e Assunta Cosentino –
rappresentanti e presidenti di associazioni ed il responsabile regionale del Movimento Animalista Calabria:
1) Giuseppina Amato, presidente di Battito Animale – S. Sofia d’Epiro (CS)
2) Monica Pietramala, presidente di AIC Adottami in Calabria, con sede in Cosenza
3) Marilene Bonavita, presidente di O.L.A. Onlus, con sede in Siderno (RC)
4) Anna Principalli, presidente di Frida , con sede in Mirto Crosia (CS)
5) Angelo Vanni, presidente di Qua la zampa Diamante, con sede in Diamante (CS)
6) Maria Giulia Morano, presidente di Gli Invisibili dei canili rifugio Cosenza, con sede in Cosenza
7) Rossana Longo, presidente di Rifugio Fata, con sede in Lamezia Terme (CZ)
8) Mirea Palchetti, presidente di Facciamo Branco, con sede in Rossano Calabro (CS)
9) Anna Maria Luisa Fedele, presidente Zampe in salvo, con sede in Paola (CS)
10) Luana Palumbo, presidente di Dammi una zampa, con sede in Corigliano Calabro (CS)
11) Francesca De Cocinis, presidente della L.e.i.d.a.a., sezione di Belvedere M.mo (CS)
12) Piera Gonzales, presidente di Maidasoli, con sede in Lamezia Terme (CZ)
13) Gisella Grande, presidente della L.e.i.d.a.a, sezione Cosenza, con sede in Cosenza
14) Francesca Console, presidente di Anima Randagia, con sede in Catanzaro
15) Caterina Semerano, presidente di Argo Onlus, con sede in Cirò Marina (KR)
16) Massimo Comparotto, presidente di OIPA Italia Onlus, con sede in Milano (presenti 2 delegazioni: Cosenza e Reggio Calabria)
17) Gianluca Felicetti, presidente Lav Lega Anti Vivisezione, con sede in Roma (presente una delegazione a Vibo Valentia)
18) Maria Betrò, presidente Enpa Pizzo Calabro, con sede in Pizzo Calabro (VV)
19) Serena Domenica Voci, presidente della LNDC Lega Nazionale Difesa del Cane sezione di Soverato (CZ)
20) Pasquale Turano, presidente della L.I.D.A Lega Italiana Diritti Animali sezione di Cervicati (CS)
21) Leonilde Santaniello, responsabile regionale del Movimento Animalista Calabria, con sede in Calabria in Casali del Manco
TAGS randagismo