Riceviamo una segnalazione da parte di alcuni nostri lettori e volentieri pubblichiamo.
La segnalazione è relativa ad un problema idrico riguardante C.da Palma a Gioiosa Ionica. Nella zona, infatti, da qualche tempo l’acqua domestica manca praticamente tutta la notte: i nostri lettori precisano che dalle ore 20 alle ore 7 i rubinetti di casa rimangono a secco, con notevole disagio soprattutto per chi lavora fino a tardi e legittimamente vorrebbe poter godere dell’acqua in casa.
Il problema è peraltro noto alle autorità comunali, che hanno puntualmente informato i cittadini interessati con apposita comunicazione sul sito istituzionale del Comune di Gioiosa Ionica (leggi QUIe vedi sotto).
La situazione, secondo le informazioni che abbiamo reperito è sostanzialmente la seguente.
La zona che da C.da Palma va fino a Prisdarello è servita da una linea idrica direttamente riconducibile a Sorical, una linea assai piccola che ha una condotta d’acqua piuttosto limitata e serve tre serbatoi locali (Junchi, Prisdarello e Callupi). Sono linee e serbatoi assolutamente insufficienti, nati qualche decennio fa per un territorio rurale che nel frattempo ha fortemente aumentato necessità e consumi (fra i quali, è opportuno ricordarli, vi sono anche quelli non sempre legittimi e non di tipo idropotabile). Di conseguenza, già da qualche anno, Comune e Sorical hanno deciso di razionalizzare la fornitura notturna di acqua domestica, in modo tale da riempire i serbatoi (che durante il giorno si svuotano rapidamente) e da garantire rifornimento idrico per gran parte della giornata (fino alla nuova chiusura notturna).
Peraltro, proprio di recente, vi sono stati anche problemi tecnici di più ampia portata. Subito dopo la Festa di S. Antonio a Prisdarello, si è verificata un’interruzione improvvisa che bloccava il rifornimento idrico a Castellano senza raggiungere Prsidarello e Junchi. Il problema è stato risolto con il tempestivo intervento di personale della Sorical e del Comune di Gioiosa Ionica (vigili e idraulico comunale), che hanno “risalito” tutta la linea idrica interessata.
Ovviamente, rimangono il problema strutturale (una condotta complessivamente non più adeguata alle esigenze contemporanee) e il disagio della popolazione (costretta, nella gran parte dei casi, a dotarsi di serbatoi privati per ovviare alle deficienze del sistema pubblico): questioni che rimandano, inevitabilmente, ad una discussione più ampia ed approfondita.