Pubblichiamo la lettera inviata dal gruppo di Minoranza al Presidente del Consiglio comunale con la quale informa che domani non sarà presente nella Sala consiliare per prendere parte al Consiglio convocato dalla Maggioranza sugli immobili di Ursini.
Gentilissimo Presidente del Consiglio,
il gruppo di minoranza “Officina delle Idee” apprende dalle rispettive notifiche che è stato indetto un Consiglio Comunale straordinario per giorno 11 agosto 2017.
Ribadiamo ora ed ancora la nostra posizione che è stata da noi resa pubblica e posta agli atti nel documento letto durante la seduta del consiglio di giorno 07 agosto 2017.
Abbiamo più e più volte palesata e resa esplicita la nostra posizione riguardo il progetto Caulonia 2.0.
Nel documento sono manifeste la nostra scelta e la linea politica che seguiremo: siamo e saremo al fianco dei minori ospiti delle strutture di Ursini nord, Ursini sud e San Nicolaa sostegno e a tutela dei diritti, e dei lavoratori e delle loro famiglie che in questa vicenda sono state costrette a subire la spavalda scelleratezza metodologica di azioni amministrative non adeguate, da voi attuate in totale sfregio delle loro dignità di lavoratori e cittadini di Caulonia.
Orbene, la convocazione straordinaria del consiglio comunale, con all’ordine del giorno la valorizzazione degli immobili pubblici di titolarità del comune con il solfine di ospitare progetti di rilevanza sociale, appare ancora una volta un vile gesto strumentale inscenato dalla maggioranza per illudere i cittadini, i lavoratori e salvare il salvabile.
Gli atti ufficiali da voi prodotti e pubblicati, peraltro senza mai chiedere consulto al gruppo di minoranza, lo dimostrano. Da essi si evince chiaramente il vostro ostinato atteggiamento di nascondersi dietro le meccanicizzazioni burocratiche manifestando una volontà di deresponsabilizzarsi difronte ad importanti scelte per il bene del Paese.
Il Gruppo di minoranza, al Consiglio convocato per giorno 11 agosto, NON CI SARA’, e, senza speculazione politica, a tutela di tutti i cittadini abbiamo chiesto udienza a Sua Eccellenza il Prefetto.
Lotteremo finché Caulonia nella più completa trasparenza e legalità possa beneficiare di fonti di finanziamento esterni, per noi, necessari ed utili al benessere sociale.
Come certamente ben saprete l’Associazione Caulonia 2.0 è riuscita ad ottenere dal FAMI una proroga di 15 giorni per l’inoltro della documentazione necessaria ad accreditare le strutture, dalla stessa richieste in locazione e già precedentemente assegnate, per proseguire con le attività di accoglienza dei minori.
Manchevolezze tecnico-amministrative dell’Ente comunale non possono essere un valido motivo per la revoca di un finanziamento ministeriale, ciò manifesterebbe una chiara incompetenza dell’Amministrazione.
Le vicende burocratiche legate alla concessione in locazione degli immobili appaiono una barriera eretta ad arte dall’attuale maggioranza per trincerarsi e non affrontare seriamente il problema. Accatastamenti di beni comunali effettuati in modo selvaggio, intestazioni di beni pubblici a privati eseguite in date postume alla revoca della delibera di concessione di immobili della precedente amministrazione, convocazione di un consiglio comunale ad hoc per la valorizzazione di progetti sociali, sono un tangibile segno da parte della Maggioranza di voler dilatare i tempi in modo tale che il finanziamento venga definitivamente revocato.
Per noi e per i cittadini di Caulonia sarà importante far luce su queste modalità di gestione del patrimonio del comune e sarà oggetto di nostre successive richieste di chiarimento.
Anche a voi compete e competerà tentare con ogni mezzo lecito e legale salvare il progetto Caulonia 2.0, tutelare i diritti dei minori e salvaguardare i posti di lavoro creati nel nostro Comune.
Buon lavoro.
Questo che segue è il documento che il gruppo di Minoranza ha letto prima di abbandonare il Consiglio Comunale del 7 agosto (qui):
Signor Presidente del Consiglio, Signor Sindaco, signor Segretario, signori Consiglieri comunali,
tra qualche secondo noi abbandoneremo la sala del consiglio comunale.
Lo faremo con rammarico anche perché siamo consapevoli di rappresentare il 49% del corpo elettorale e di dover operare nell’interesse di tutti i cittadini comunque abbiano votato.
Lo faremo ribadendo il nostro rispetto alle vostre persone ed alle Istituzioni comunali.
Ma siamo costretti a farlo!
È in atto un attentato alla libertà politica di un consigliere comunale.
Un odioso ricatto che non potrà restare senza adeguate risposte.
L’arbitraria revoca della delibera con cui la precedente amministrazione comunale concedeva in locazione i locali di Ursini, già cadenti e degradati, alla associazione “Caulonia 2.0” di cui la nostra consigliera Antonella Ieraci è la presidentessa, costituisce un grave abuso di potere ed una minaccia ai diritti politici di un libero cittadino.
Tenendo conto che l’attuale sindaca, già vice sindacanella precedente amministrazione, aveva dato il suo assenso implicito ed esplicito, alla concessione in locazione dei locali,(e con Lei altri amministratori dell’attuale e della passata maggioranza), da tale atteggiamento incoerente, contraddittorio, e arrogante non si può che desumere un inconfutabile dato: la posizione attuale dell’amministrazione comunale è una rappresaglia politica.
Il mancato rilascio del certificato di agibilità un palese abuso.
Taleatteggiamento dispoticoesporrà certamente il Comune alla richiesta di danni, priverà il bilancio comunale di una consistente entrata, esporrà Caulonia all’accusa di razzismo e, cosa gravissima, priveràdi fatto circa 40 famiglie di Caulonia di reddito.
La cosa sarebbe ancora più grave se tale atto fosse propedeutico alla sostituzione dell’Associazione “Caulonia 2.0” con altre possibili realtà che intendono occuparsi di accoglienza, magari in una frazione diversa da Ursini.
Per tali motivi abbandoneremo i lavori del Consiglio, e non vi faremo rientro fintanto che non avremo udienza dal Signor Prefetto a cui è demandato il controllo sugli organi per esporre la grave ed illegale situazione venutesi a creare a Caulonia.
Noi siamo interessati al solo rispetto della legalità oggi violata ed ai diritti del cittadino e della persona umana messe in seria discussione.
Chi vince le elezioni non è il padrone del Paese.
E’ finito il tempo dei padroni comunque mascherati.
Gli amministratori comunali, al pari di tutti, devono operare nel rispetto delle leggi e della continuità amministrativa.
La nostra battaglia va aldilà della vicenda di Ursini perché qualora si consentisse a qualcuno di umiliare la libertàaltrui, di abusare del proprio potere, di violare le leggi a piacimento, di umiliare la minoranza, per Caulonia non vi saranno speranze di riscatto.
Qualora nell’operato di qualcuno voi abbiate rilevato una sola illegalità sia pur formale avete il diritto di denunciare alla Procura della Repubblica.
A nessuno però è consentito il diritto di libera calunnia.
Avete mille modi, tutti onorevoli, di rivedere le vostre posizioni.
Noi comunque non consentiremo abusie vi chiediamodi riconsiderare le vostre posizioni finché sarete ancora in tempo.