Lettera alla Regina Elisabetta II del sacerdote Don Antonio Magnoli
A SUA MAESTA’ LA REGINA ELISABETTA II
Maestà sono un Sacerdote Cattolico della Chiesa di Roma, Le scrivo per la vicenda che sicuramente Lei avrà sentito parlare del piccolo Charlie che sta lottando tra la vita e la morte.
La suprema Corte ha deciso di staccare le macchine che tengono in vita il piccolo bambino, in quanto soffre di una grave patologia. Ha tolto anche ai propri genitori la Patria Potestà nel decidere se curarlo altrove o meno.
Forse sa benissimo che altri Stati tra cui anche L’Italia si sono offerti di prendere in carico questo bambino e provare con altre cure, ma questa sentenza della Corte non lo permette.
Mi rivolgo a Lei Maestà come Governante Supremo, intervenga su questo caso umano, permetta al povero bambino di ricevere le cure necessarie. La Sua sensibilità come Madre e come Donna di sicurò La toccherà in prima persona.
Maestà non c’è legge che possa vietare il diritto alla vita. Permetta con il Suo intervento che questo bambino possa avere una possibilità.
Sua Maestà, nel Salutarla spero e mi auguro al più presto in un Suo intervento immediato.
Italia, 07/07/17 Sacerdote Cattolico, Don Antonio Magnoli