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Il mare sporco della Locride: quasi quasi la colpa è dei bagnanti…
In queste prime settimane di mare estivo, con le spiagge che lentamente si affollano di bagnanti (di turisti nemmeno l’ombra, purtroppo), tornano puntualmente due ritornelli che mai spariscono dall’orizzonte locrideo: da una parte, il mare sporco, a tratti praticamente non balneabile; dall’altra, l’ignoranza ufficiale delle ragioni che stanno alla base del fenomeno/problema, con un continuo rimpallo di pseudo-responsabilità.
Il “balletto” delle dichiarazioni pubbliche a cura dei comuni interessati, senza nemmeno voler entrare nel merito delle stesse, sta diventando francamente stucchevole: Roccella Ionica che si vanta della sua bandiera blu, i comuni della Valle del Torbido che sventolano i risultati delle analisi effettuate alla foce della fiumara, Siderno che quasi addossa le responsabilità alle alghe che risalgono in superficie, Locri che accusa i comuni vicini che stanno a sud del suo territorio comunale, S.Ilario dello Ionio Ardore e Portigliola che lodano il loro depuratore di ultima generazione, ecc. Al punto che, a momenti, ci manca solo l’accusa diretta ai bagnanti di sporcare essi stessi le altrimenti cristalline acque marine…
Qui, ogni comune interviene per dire che il proprio sistema di depurazione e di collettamento delle acque funziona in modo quasi perfetto, accludendo anche le relative fonti documentali: eppure, puntualmente, il mare risulta sporco e poco praticabile, scatenando la legittima e quanto mai opportuna rabbia di cittadini, visitatori e operatori turistici.
E’ tutto a dir poco paradossale: ogni comune sembra quasi volersi chiudere a riccio, a difendere il proprio sistema di depurazione e ad alludere alle inefficienze degli altri, come se il nostro mare potesse essere incastrato in una grottesca contesa di confini amministrativi e di differenti responsabilità gestionali. Interessa poco, sempre meno, di chi sia esattamente la responsabilità; interessa soprattutto individuare la cause reali e sostanziali di una situazione non più sostenibile, di un fenomeno negativo che limita in modo totale le già precarie capacità turistiche del nostro territorio.
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Esami delle acque alla foce della fiumara Torbido