Successo di pubblico per Yard Cantiere Creativo
“Tutto questo non vale, o bottiglia profonda, i profumi struggenti che il tuo ventre fecondo trasmette al pio poeta, alla sua accesa mente”. I versi che Baudelaire dedicò al vino, tra il 1850 e il 1857, sono emersi con prepotenza poetica nello spettacolo che ha concluso la due giorni di Yard, la rassegna teatrale del progetto della Residenza artistica Yard Cantiere Creativo. Una danza di corpi fragili ma nella loro essenza potenti, in cui la veemenza del vino ha fatto trasparire una solitudine intensa e creativa allo stesso tempo. “L’ âme…”, spettacolo di danza a cura del Balletto di Calabria Dance Company, ha così lasciato scivolare via, visibilmente emozionato, il numerosissimo pubblico che anche domenica, secondo giorno di programmazione, ha letteralmente invaso il Teatro Zanotti Bianco. Una giornata intensa che ha visto sulla scena anche una vera e propria gemma teatrale: “Amore”, di Spiro Scimone della Compagnia Scimone Sframeli. Un’opera drammaticamente struggente e poetica, a tratti ironica, dove il prestigioso Premio Ubu ha sottolineato con l’assegnazione 2016 la capacità di proporre un linguaggio innovativo con un impianto ritmico che, comunque, è consueto alla Compagnia. La scena si svolge in un non-luogo funebre dove emerge quasi da quinto attore il tempo, che trascorre come un avversario subdolo e sleale e si serve della più potente delle armi – la paura – per inibire; e rosicare la libertà di vivere la passione come forma massima di dedizione nel rapporto a due. Uno schema Beckettiano che però si serve di un preziosissimo e raro calore scenico. Nel pomeriggio, l’ottimo riscontro per l’anteprima “Eco e Iso” di Filippo Gessi, liberamente tratto dal mito di Narciso, contribuisce a una domenica teatrale intensa: il cammino dei quattro protagonisti, due coppie, verso Farso (una città? Un non-luogo? Uno stato d’animo?) è continuamente interrotto e frammentato da giochi di potere sentimentale, i cui risvolti scommettono in ambiti feroci e brutali. Anche il venerdì precedente, prima giornata in programma per Yard, i toni spolverano suggestioni Baudelairiane prima con “Formiche” di Saverio Tavano in cui lo spazio necessario per salvarsi da qualcosa diventa esso stesso prigionia mentre le formiche, come metafora di incursioni rovinose, colmano superfici malamente abitati contribuendo a un decadimento dell’anima. Spazio anche per il teatro d’inchiesta, con l’arrivo, in concomitanza del Giro d’Italia, di “D5 Pantani. Storia di un capro espiatorio”, lo spettacolo promosso dalla Fondazione Pantani in cui Chiara Spoletini propone un profilo umano e sportivo di Marco Pantani che parte fin dalla squalifica del campione. L’ intera rassegna, organizzata dalla Compagnia Scena Nuda con il sostegno di Comune di Reggio Calabria, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Regione Calabria e Circolo Culturale Guglielmo Calarco, è ornata dalle letture lievi e poetiche di Teresa Timpano che propone le poesie di Charles Baudelaire, tracciando indelebili orme di suggestione vivida su un percorso contestuale già lirico. Ma il progetto della Residenza artistica Yard Cantiere Creativo continua: sono ancora aperte le iscrizioni per il Corso Propedeutico di formazione attoriale che inizierà il 7 luglio, diretto da Claudio de Maglio e Teresa Timpano e prodotto da Scena Nuda in collaborazione con la Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine. Ideato per accompagnare i nuovi attori verso veri circuiti di alta professionalità, il corso è un’opportunità unica in tutto il meridione per coloro che si affacciano verso una importante e suggestiva professione come quella attoriale e propone sia gli standard di qualità, sia le scelte di indirizzo pedagogico della Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe.
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