Nei mesi scorsi e fino a qualche giorno fa autorevoli esponenti della maggioranza hanno lanciato un appello all’unità del paese.
Le ragioni sono note e sono quelle che noi diciamo da anni: Caulonia è sull’orlo della bancarotta finanziaria. Sulla crisi dei valori, dei rapporti sociali, del senso di appartenenza, siamo già oltre la crisi: siamo al disastro totale.
Noi abbiamo raccolto l’invito proveniente dal presidente del consiglio comunale Domenico Lia e abbiamo rilanciato:
abbiamo proposto di fare un passo indietro a tutti gli attuali attori politici sulla scena.
Per una volta dico, proviamo a mettere Caulonia prima di tutto.
Rinunciamo alle nostre aspirazioni personali per il bene comune, lavoriamo a una lista che esprima un sindaco e una giunta fatta di persone nuove, che non abbiano già avuto ruoli nelle precedenti amministrazioni.
Lavoriamo a una lista unica, fatta di gente che viene dal mondo del lavoro, dalle professioni, uomini e donne che abbiano passione politica e amore per il nostro paese.
Serve un’amministrazione come non si è mai vista, cui la vecchia guardia dovrà dare sostegno e manforte, perché le sfide che ci attendono fanno tremare le vene ai polsi.
Mi rivolgo a Mimmo Lia, ad Attilio Tucci a Ilario Ammendolia, ma anche a Franco Cagliuso e Ninni Riccio e a Caterina Belcastro e agli altri: a questo giro facciamo tutti un passo indietro. Possiamo unire il paese e aprire le porte a una nuova classe politica, giovane, professionale e aperta al futuro.
La gente è stanca di vedere le solite facce, sentire i soliti discorsi, vedere le promesse puntualmente disattese dai fatti.
Fare l’amministratore comunale non deve essere un lavoro ma un servizio prestato alla cittadinanza.
Dimostriamo che abbiamo a cuore il paese e non la poltrona.