Elezioni Caulonia: meglio un pesce d’aprile dei vostri squallidi metodi

Elezioni Caulonia: meglio un pesce d’aprile dei vostri squallidi metodi

Proprio a me che sono notoriamente una stronza, tocca rimediare alle bufale degli altri.

Ieri era il primo del mese e la Ciavula si è divertita, dopo averli pescati, a lanciare in giro un paio di pesci d’aprile

(https://ciavula.it/2017/04/cinquefrondi-conia-traballa/ e https://ciavula.it/2017/04/giovanni-maiolo-lascia-ciavula-si-candida-sindaco-caulonia/).

A me tocca smentire: è falso che Conia traballi (l’amministrazione di Cinquefrondi è solida e coesa) ed è altrettanto falso che Giovanni Maiolo abbia lasciato la direzione del nostro giornale.

Ma in merito alle elezioni di Caulonia la situazione, secondo quanto ascolto nei miei voli sopra le teste dei politici cauloniesi, si complica. Le trattative sulle liste per le prossime comunali sono, come sempre, schifosamente segrete per i cittadini, ma non per chi dall’alto osserva. Il dibattito pubblico è annientato dagli accordi sottobanco, una discussione pubblica è impossibile perchè fino all’ultimo momento, come è sempre successo, ci sarà chi cambierà le carte in tavola e ovviamente ci saranno pure quelli che, se non soddisfatti, cambieranno proprio tavolo.

Allo stato attuale la tenuta del centrosinistra unito è in bilico e si configurano possibili fratture, tra Cagliuso che non ha intenzione di cedere sulla sua candidatura a Sindaco e Caterina Belcastro che preme per una lista di partito (democratico) a tutela della propria elezione (che potrebbe essere in dubbio in un listone di centrosinistra pieno di candidati elettoralmente pesanti) e del proprio ruolo in seno alla Città Metropolitana. Ma bisogna anche tenere conto delle voglie non sopite di Riccio di ricandidarsi.

Dalle parti della minoranza una spaccatura del fronte che amministra viene vista come una manna dal cielo anche se nemmeno l’opposizione ha ancora definito la propria leadership, contesa tra Rocco Femia e uno dei fratelli Campisi (Domenico o Pierfrancesco).

In questo quadro, che potrebbe diventare frammentato, anche un piccolo scherzo come il pesce d’aprile di Ciavula fa percepire la voglia di cambiamento, il bisogno che qualche outsider scombini i giochi dei dinosauri, la speranza di parte dell’opinione pubblica che qualcosa di nuovo emerga su una scena politica fossilizzata.

Io continuerò a volare e a riferire le voci che arrivano dagli incontri dei politici cauloniesi (a cui PER ORA non cagherò in testa), che spesso sondano il terreno o trattano durante i funerali.

Speriamo solo che il prossimo funerale non sarà quello di Caulonia, che già non si sente molto bene…

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