Caro Sindaco di Locri, non funziona affatto così

Caro Sindaco di Locri, non funziona affatto così

No, non funziona affatto così, quando si è sindaco si rappresenta sempre e comunque la propria comunità: non ci si può sottrarre – discrezionalmente e in modo pilatesco – ad una valutazione o ad una considerazione su quanto avviene di rilevante nella propria cittadina. A maggior ragione, quando si è dinanzi ad un episodio clamoroso, ad una serie di reati che mettono insieme mafia e “colletti bianchi”, criminali organizzati e istituzioni colluse, che dimostrano la ramificata penetrazione criminale negli uffici della pubblica amministrazione e fino al mondo della scuola: con accuse pesanti – fra gli altri – al padre del sindaco, ad un responsabile dell’area tecnica del Comune, ad un ex consigliere provinciale.

Il Sindaco di Locri, Giovanni Calabrese

No, Sindaco Giovanni Calabrese: non si può stare zitti, non si può dire furbescamente “È un problema di competenza della Città Metropolitana, devono risolverlo loro” (leggi QUI), riferito certo alla questione della riapertura degli istituti scolastici sequestrati, ma in realtà quasi un messaggio rivolto alla vicenda giudiziaria tout court.

Vorremmo sentire parole chiare, inoppugnabili: senza rifugiarsi nelle responsabilità degli altri.

E’ relativamente facile prendersela con obiettivi anonimi, per certi versi banalmente prevedibili, come gli inneggiatori notturni alla mafia, attaccarli con illogiche ed illegittime locandine “Wanted” dal sapore puramente mediatico. Un pò più difficile, lo comprendiamo, è assumere una posizione netta contro pezzi del proprio stesso mondo (politico-elettorale, amministrativo, persino familiare), esprimersi compiutamente contro vicende che devastano il quadro sociale e culturale della propria cittadina e che si producono anche collateralmente all’ambiente di riferimento.

Sia chiaro: il Sindaco di Locri non ha alcuna implicazione giudiziaria nella vicenda “€uro Scuole” e questa situazione va rinosciuta prima di ogni altra. Eppure, nell’atteggiamento di Giovanni Calabrese avvertiamo una mancanza, quasi una piccola fuga: lui sempre in prima linea ad esaltare l’immagine di una Locri civile e democratica, lui sempre pronto a promuovere mediaticamente gli interessi superiori del territorio, proprio lui dovrebbe sapere che notizie come quelle di ieri – due scuole superiori chiuse perchè costruite malamente dalla mafia, un intreccio grumoso di politici e professionisti al servizio della criminalità – annichiliscono ogni ipotesi di progresso e di riscatto.

No, caro Sindaco: non è soltanto un problema di competenza della Città Metropolitana, è innanzitutto la questione di un sistema di potere che va distrutto, ripudiato definitivamente. Anche con parole e gesti che rimangano impressi sulla pietra dura dell’esempio.

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