(ANSA) – REGGIO CALABRIA, 15 GEN – Blessing è una giovane donna di vent’anni, scappata dalla Nigeria, e madre di una bimba di sei mesi avuta dopo uno stupro subito durante il viaggio verso l’Europa. Vive in Calabria dove è ospite del progetto Sprar di Calanna, in provincia di Reggio e, da questa stagione, è anche una calciatrice della squadra dell’associazione di volontariato “Angeli Bianchi” che partecipa al campionato nazionale di futsal femminile del Centro sportivo italiano.
La storia di Blessing è una delle tante, troppe, della tratta che si consuma ai danni di migliaia di ragazze illuse di trovare chissà quali possibilità di lavoro in Europa e poi sfruttate da personaggi senza scrupoli. Per la ragazza, che adesso gioca con alcune sue coetanee in una squadra di calcetto, e che oggi festeggia la Giornata mondiale dei profughi e dei rifugiati, si è aperta una possibilità di riscatto grazie alla rete umanitaria di accoglienza. A breve, con l’associazione Angeli Bianchi inizierà attività di volontariato in ospedale.