Movimento 14 luglio: “Nessun tentativo di zittire la giornalista Dell’Acqua”
Riceviamo dal Movimento 14 luglio e pubblichiamo:
Praticamente a luglio è nato un Movimento ad iniziativa degli abitanti di Nicotera per la questione dell’acqua sporca dai rubinetti e il mare inquinato. Abbiamo occupato diversi servizi, manifestato, interloquito con le istituzioni regionali e ottenuto qualche finanziamento per cercare di risolvere qualcosa. Inizialmente la giornalista partecipava al Movimento rimanendo però un personaggio ambiguo che a convenienza una volta era giornalista e una volta membro del movimento, non riuscendo a scindere le cose. Negli ultimi tempi ha cominciato però ad attaccare da più fronti il Movimento soprattutto accusandoci di avere una struttura verticistica dove decide solo un Direttorio (cosa non vera dato che abbiamo sempre deciso tutto in assemblee pubbliche e aperte a tutti), di puntare alla candidatura alle comunali e siamo stati oggetto anche di diffamazioni personali, piuttosto pesanti, a mezzo social e giornale. Inoltre, nonostante le analisi delle acque di Nicotera Marina secondo l’asp dimostrassero la non potabilità delle stesse per la presenza di sostanze nocive, sul giornale ha scritto che l’ordinanza di non potabilità del 2014 poteva essere revocata, una notizia che non corrisponde al vero e per la quale abbiamo chiesto rettifica, come abbiamo chiesto rettifica e conto al giornale dell’uso della dell’acqua della stampa per fini personali. Il documento incriminato, che si trova sulla pagina fb del Movimento, non era altro che una richiesta di rettifica degli articoli che presentavano inesattezze e diffamazione nei confronti di alcuni membri. Non si tratta quindi di un tentativo di zittire nessuno ma una richiesta di rettifica a tutela della nostra immagine e del diritto alla corretta informazione. Leggendo e seguendo ciò che stiamo facendo si capisce benissimo che non abbiamo niente a che vedere con atteggiamenti mafiosi o filomafiosi. Tutt’altro. E mi pare scorretto inserire nel calderone la questione deprorevole dell’elicottero nel tentativo di far ricondurre a noi un atteggiamento mafioso. Io non mi sento mafiosa e non lo sono.. e non lo sono nemmeno tutte le mamme, le nonne, i padri e i figli di questo movimento che non ha precedenti in un territorio attanagliato dalla mafia. Diamo fastidio a molti evidentemente, perché abbiamo fatto nomi e cognomi di chi è responsabile della situazione dell’acqua potabile. Mi dispiace anche che alcuni giornalisti non hanno pensato che sarebbe stato giusto aver ascoltato anche l’altra parte e che probabilmente il movimento questa ennesima botta non riuscirà a schivarla. Io sono amareggiata, delusa e disillusa.. solo questo.
Di seguito la replica inviata dal Movimento 14 luglio a Il Quotidiano del Sud: