Il disprezzo di Giorgio Imperitura verso la stampa libera
Imbarazzante.
E’ l’unico aggettivo che mi viene in mente dopo avere assistito alle domande che i giornalisti di Telemia Antonio Tassone e Pino Carella hanno rivolto al Presidente dell’Assemblea dei Sindaci della Locride Giorgio Imperitura durante la trasmissione “Domenica in piazza”.
Alle domande incalzanti dei due giornalisti sull’inefficacia dell’Assemblea dei Sindaci e sulla scarsa partecipazione al consiglio comunale di Caulonia in cui si discuteva del Ponte Allaro le risposte del Sindaco di Martone hanno dimostrato tutta la pochezza di chi presiede un’assemblea che potrebbe essere fondamentale per il rilancio della Locride e che invece è ferma, immobile, morta e inutile da troppo tempo.
La statura dell’uomo politico è stata poi palesemente visibile nel momento in cui ha definito la testata che ne chiede le dimissioni (ossia questa testata, per chi non lo sapesse) come un “giornaletto di quartiere” irrilevante che svolge solo funzione di “piccola cronaca”. Della serie, “se non stai dalla mia parte non vali un cazzo”. Caro Presidente, noi non siamo condizionabili da NESSUNO, probabilmente per questo stiamo sulle scatole a molti, lei compreso.
I numeri di visite a questa testata dicono esattamente il contrario, hanno raggiunto un livello imprevedibile persino per i più ottimisti di noi e continuano a crescere, incontrando l’apprezzamento dei lettori. A differenza della Locride, che si ritrova sempre di più senza vie di comunicazione e con un presente sempre più nero, anche grazie ad una classe politica che dovrebbe finalmente farsi da parte, visto che lascia un’eredità di disastri.
Nella Locride non mancano i Sindaci capaci, fortunatamente sta crescendo una nuova generazione di politici che potrebbero contribuire a ridare slancio a questo territorio. Sarebbe ora che trovassero spazio, rimpiazzando chi, per decenni, si è dimostrato incapace di fare l’interesse della Locride.
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