Un dialogo “rubato” accusa il sindaco di Riace. Lui si dimette. L’articolo de “la Stampa”
Fonte: www.lastampa.it
Di Gaetano Mazzucca
Mimmo Lucano parla di fango e di una regia occulta: «Le mafie forse hanno imparato una nuova strategia»
Un dialogo “rubato” e diffuso su internet rischia di spezzare il sogno di Riace, piccolo paesino calabrese divenuto simbolo internazionale dell’accoglienza. Mimmo Lucano, U Curdu come lo chiamano in paese, sindaco al suo terzo mandato, inserito dalla rivista Fortune tra le cinquanta persone più influenti al mondo, ha presentato le dimissioni. Appena pochi giorni fa sulla sua scrivania era arrivato l’ultimo clamoroso attestato di stima, una lettera da Città del Vaticano. Poche righe: «Conosco le sue iniziative, lotte personali e sofferenze. Le esprimo, perciò, la mia ammirazione e gratitudine per il suo operato intelligente e coraggioso a favore dei nostri fratelli e sorelle rifugiati». Firmato Papa Francesco. Oggi invece qualcuno getta ombre sull’operato di Lucano, ipotizza che possa aver pilotato un appalto. Nei tre minuti di registrazione si ascolta il sindaco parlare con due ex assessori del finanziamento in arrivo dalla Regione per interventi contro il dissesto idrogeologico. Circa un milione di euro che Lucano durante il colloquio pare voler destinare alla creazione di un campo sportivo facendo ricorso anche all’affidamento diretto dei lavori. Sull’originalità della traccia audio sono già in corso accertamenti dell’autorità giudiziaria.