
“POSSIBILE” interviene sulla situazione migranti a Rosarno
Il Comitato Costa dei Gelsomini esprime disappunto e indignazione per quanto si sta verificando nella vicina Piana di Gioia Tauro.
http://www.corrieredellacalabria.it/index.php/cronaca/item/53159-%C2%ABnella-tendopoli-di-rosarno-condizioni-igieniche-disastrose%C2%BB
Le duemila persone che vivono nelle tendopoli in costante stato di emergenza sanitaria, igienica, sociale, costituiscono una sconfitta per le autorità regionali, provinciali e comunali del nostro territorio.
I migranti, che potremmo chiamare anche transitanti visto che il loro desiderio più urgente prevalente è raggiungere altri Paesi Europei, sono sottoposti ad una sospensione dell’esistenza e delle attività umane che è mortificante. Lo è per tutti, visto che classificare come schiavi queste persone non è un eccesso.
Gli impegni erano stati presi e chiaramente scritti nel “Protocollo operativo in materia di accoglienza ed integrazione degli immigrati nella Piana di Gioia Tauro”, di cui tratta il seguente link.
http://www.prefettura.it/FILES/allegatinews/1224/Immigrazione.pdf
Il Protocollo è un documento vincolante. Con la realizzazione di quanto previsto nell’atto si sarebbero poste le condizioni minime di vivibilità per le duemila persone temporaneamente bloccate in luoghi senza alcuna prospettiva reale di modificare la propria posizione.
Non desideriamo essere asettici e burocratici. Lo scriviamo nero su bianco, che la civiltà dei nostri territori, poveri si, ma dignitosi fino all’eccesso, non consente trappole sociali così crudeli. Non vogliamo dimenticare che gli impegni presi con i transitanti sono vincolanti con noi stessi. Le autorità, pronte ad assumersi responsabilità scritte, non danno seguito con atti concreti allo sblocco di una situazione umiliante e non umana. Mezzi e risorse ci sono. I compiti sono stati assegnati. I ruoli sono chiari.

20100311 ROSARNO (REGGIO CALABRIA)
La vecchia fabbrica a sud di Rosarno che prima della rivolta era abitata dagli Africani
foto ANSA/FRANCO CUFARI