In merito alla nota del segretario regionale del Partito Democratico on Ernesto Magorno riguardante il Consiglio Comunale di Siderno svoltosi il 29 u.s. è necessario dire alcune cose: 1. è evidente che al segretario Magorno è stata raccontata una versione di comodo e di parte; 2. sarebbe stato utile e necessario che prima di diramare note perentorie al limite dell’accettabile e dettate da parziale verità avesse ascoltato le ragioni del sottoscritto; 3. non corrisponde assolutamente al vero che le richieste pervenute dal PD (partito del quale sono socio fondatore e iscritto a) non sono state ascoltate e accolte, tuttaltro; 4. appena il sindaco Fuda mi ha fatto partecipe delle richieste del PD, mi sono subito reso disponibile ad accoglierle e ho contattato immediatamente tutti i capigruppo dei partiti e dei movimenti rappresentati in C.C. ai quali ho sottoposto la richiesta e tutti, dico tutti, hanno aderito senza indugio, tanto che si è deciso in C.C. di limitare la discussione al solo punto riguardante la grave intimidazione alla capogruppo PD e di aprire la discussione ai cittadini; 5. questa decisione è stata accolta, in un primo momento, di buon grado dalla capogruppo Fragomeni la quale, contattata dal sottoscritto, si era detta soddisfatta; 6. cosa sia cambiato nel giro di un paio d’ore non è dato sapersi, fatto sta che in un secondo momento si è registrato un inspiegabile irrigidimento da parte della Fragomeni e del PD ed è evidente che alla fine sia prevalsa la voglia dello scontro; 7. in C.C., coerentemente con la decisione presa dai capigruppo la discussione si è incentrata esclusivamente sul deprecabile episodio intimidatorio e alla discussione, oltre agli esponenti istituzionali (consiglieri comunali e sindaco) hanno partecipato numerosi cittadini ed esponenti politici e di associazioni che hanno apportato un valido contributo alla discussione; 8. da tutti gli interventi è emersa la ferma e totale condanna al vile gesto che va a colpire, oltre che la capogruppo del PD, l’intera comunità civile, la democrazia e la libertà; 9. in ultimo il C.C. ha votato all’unanimità un documento di solidarietà e di vicinanza alla vittima del folle e criminale gesto e di ripudio totale di ogni atto di violenza criminale verso i singoli e la società intera; 10. l’assenza del gruppo PD in C.C. ha semmai ostacolato quella presa di posizione ferma, forte, totale verso ogni forma di violenza che solo l’unità di tutti può arginare e contrastare; 11. tale assenza ha creato un grave precedente che mai nella storia democratica e civile di questa comunità si era verificato e il PD non ha certo fatto (lo dico con dispiacere) una bella figura esponendosi a critiche; 12. evidentemente sono prevalse ragioni altre che poco hanno a che fare con l’intimidazione ma, piuttosto, con calcoli politici intrisi di personalismo, rivalità politica, rivalsa e ostilità verso altre forze politiche, il presidente del consiglio e l’A.C.; 13. non c’è mai stato da parte del sottoscritto, posso affermarlo in tutta verità, alcuna intenzione di sminuire il gravissimo episodio introducendo altri punti all’O.d.G. del consiglio (cosa alla quale si era trovato rimedio come detto sopra); 14. nel mio intervento in C.C. ho chiesto alle forze preposte che su tutti gli atti intimidatori, patiti nell’ultimo anno e mezzo dalla comunitè sidernese (dott. Mammì, ass.ra Roccisano e Fragomneni M.T.), si faccia uno sforzo eccezionale per scoprire mandanti e ragioni di questi vili gesti che non possono restare impuniti; 15. il sottoscritto appena saputo del gravissimo atto intimidatorio ha prima telefonato alla capogruppo Fragomeni e, immediatamente dopo, diffuso un comunicato stampa di ferma e totale condanna del gesto e di piena e fraterna vicinanza e solidarietà alla vittima ricevendo un ‘grazie di cuore’; solidarietà e vicinanza che confermo; 16. il sottoscritto non ha nulla contro la capogruppo del PD ed è pronto in qualunque momento ad incontrarla per una pacifica ricomposizione e un chiarimento; 17. tuttavia non è accettabile che si trasformi la verità dei fatti a proprio uso e consumo e che su queste verità di comodo si coinvolga con furbizia il segretario regionale Magorno esponendolo a facili critiche.