Vorrei dire pubblicamente a Mimmo Lucano, cui mi lega una lunga e affettuosa amicizia, di non mollare. Purtroppo, è arrivato anche il suo turno di finire nel tritacarne. Era inevitabile. Bisognava aspettarselo, prima o poi anche lui sarebbe finito dritto nelle maglie della macchina del fango. Uno così, che appartiene alla sinistra, quella vera, che ha sempre seguito gli ideali della solidarietà che accoglie e accomuna, della legalità che garantisce e protegge, della lotta contro la povertà e a favore degli ultimi della terra, convinto fautore dell’integrazione sociale, della lotta contro tutte le mafie, il malaffare e la corruzione a tutti i livelli, uno così alla lunga, col suo operato non può che infastidire il potere in quanto tale, perché apre spiragli di libertà di indipendenza e autonomia di pensiero. E questo non è consentito, per il semplice fatto che affranca e si sa, chi è libero non ha paura e si ribella. Si scaglia contro i soprusi e contro tutte le ingiustizie da qualsiasi parte provengano. E allora è in quel momento che i poteri forti, le mafie cominciano a perdere il controllo. Ed è allora che sguinzagliano i segugi, i tirapiedi, i cecchini e l’unica arma rimasta nelle loro mani è il fango, lo screditamento agli occhi di tutti, per far naufragare progetti grandiosi, non urlati, ma realizzati come quello di Mimmo e far tornare nell’oblio una realtà che grazie a un pazzo idealista, un utopista un fottuto comunista era diventata un modello di società di cui tutto il mondo ne parla e sempre più sono coloro che la studiano per importarla. E’ piuttosto indicativo il caso di quest’uomo ignorato in Italia e ripetutamente celebrato all’estero perché con coraggio e tenacia ha perseguito un sogno facendolo diventare realtà. Il pensiero corre a tutti quei migranti che hanno incontrato Mimmo sulla loro strada, uno che ha voluto e saputo sfruttare il potere per aiutarli e accoglierli e anche alla comunità di Riace che ha sapientemente collaborato col suo sindaco divenendo un paese esemplare. Sono sicuro, tutti i diffamatori del mondo non lo scalfiranno perché per lui sono i fatti a rendere testimonianza. Ma il nostro paese non apprezza i suoi profeti perché deve dedicare le sue risorse a coltivare i potentati (mafie, banche e massoneria). Penso che a Mimmo bisogna dare atto di aver aperto gli occhi ad una società per molto tempo sopita, perché ha saputo mettere in campo la vera politica, quella che si occupa dei problemi senza fare demagogia, quella politica che cerca, trova e mette in atto le formule per un mondo davvero migliore. Resisti Mimmo. Qualunque cosa succede, la parte migliore sarà sempre con te. Hasta la victoria!