NO BALL GAMES. LA PROTESTA IERI A GIOIOSA MARINA

NO BALL GAMES. LA PROTESTA IERI A GIOIOSA MARINA

protesta no ball games gioiosaUn divieto poco condiviso, un super santos e una piazza. Sono questi gli elementi della calda discussione scatenatasi da qualche giorno presso Marina di Gioiosa Ionica, che ha visto protagonista la già tanto chiacchierata neo piazza, completata meno di un anno fa nell’area delle ex ferrovie calabro-lucane. Il divieto proibisce l’uso del pallone all’interno della zona, probabilmente, per evitare che qualche atto ludico possa ledere gravemente la salute dei passanti o i terreni adiacenti. Ma la piazza non è da sempre luogo della libertà? Ovviamente, parliamo di libertà in senso strettamente civico e non di azioni assimilabili a un potente attacco all’ordine pubblico. Forse, o ancor più semplicemente, la libertà e il senso civico si costruisce stando insieme, imparando le regole del fare, conoscendo i limiti dell’agire stesso e il senso di responsabilità che ne deriva. Molti cittadini di Gioiosa Marina, convinti dell’inadeguatezza di un segnale del genere, si sono fatti promotori di un flash mob indetto per le ore 19 di ieri sera. Tutti in piazza armati di super santos, dunque, in una serata che ha accolto bambini e adulti. Viene da chiedersi se sia semplicemente questione di un diverso uso della lingua italiana (per molti, infatti, bastava porgere il divieto in altro modo) oppure un caso di carattere puramente etico. Talvolta, il solo fatto di vietare sembra non lasciare spazio alla possibilità di educare e a ciò che, quindi, si potrebbe imparare. Ben vengano allora le ginocchia sbucciate, i sorrisi dei bambini, qualche cittadino poco contento che, all’occasione, dovrà semplicemente spostarsi alla panchina più in là.protesta no ball games gioiosa

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