9 ottobre 1967: ucciso Ernesto “Che” Guevara. Hasta siempre comandante!
9 ottobre 1967, muore Ernesto Che Guevara. Ad ammazzarlo un gruppo di militari boliviani, che il giorno prima lo avevano catturato, assistito e ispirato dalle forze speciali americane costituite da agenti della Cia infiltrati guidati da Félix Rodríguez. Il Che fu ucciso e mutilato delle mani nella scuola del villaggio La Higuera nella provincia di Vallegrande in Bolivia. Il suo cadavere, dopo essere stato esposto al pubblico a Vallegrande, è stato sepolto in un luogo sconosciuto e solo nel 1997 ritrovato e sepolto nel mausoleo di Santa Clara a Cuba (foto sotto).
Nato nel 1928, a Rosario, in Argentina, il medico Ernesto Guevara si unì a Fidel Castro nella metà del 1950, diventando presto il suo braccio destro. Insieme, hanno guidato la vittoriosa rivoluzione cubana. Rivoluzionario nell’animo e in difesa degli oppressi di tutto il mondo nel 1965 il Che lasciò Cuba per portare la scintilla della rivoluzione in altri paesi, prima nell’ex Congo Belga poi in Bolivia dove ha trovato la morte. Guevara è considerato uno tra i rivoluzionari più carismatici del ventesimo secolo.
Prima di essere ucciso disse alla persona che doveva ucciderlo: non preoccuparti stai uccidendo solo un uomo. Ed aveva ragione. Perché l’uomo fu trucidato e fatto a pezzi, ma l’ideale no.
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