Oggi a Marina di Gioiosa, GIOIOSA-BAGNARESE. Perché partecipare ?
Oggi alle ore 15:30 tutti al campo di Marina di Gioiosa per sostenere la nostra squadra di calcio, l’US Gioiosa Jonica che disputa la seconda partita del campionato di promozione contro gli amici della Bagnarese.
Un grazie al Sindaco di Marina Domenico Vestito per aver concesso il campo sportivo per l’attività agonistica dell’US Gioiosa Jonica ed ovviamente grazie al Sindaco Salvatore Fuda che si è interessato presso il suo collega per l’accoglimento della richiesta dell’US Gioiosa Jonica.
Ovviamente auspichiamo che il tempo tanto agognato per poter giocare a Gioiosa si avvicini sempre di più. Sappiamo che quel giorno la struttura non sarà pienamente a posto, stante la mancanza di tribunette. Ma non importa. E’ un sogno poter giocare le partite ufficiali sul campo in erba sintetica. E non importa che il pubblico non abbia le comodità necessarie: anzi è più “romantico”; c’è stato il tempo -alla fondazione dell’US Gioiosa Jonica Audax- che si giocava con il pubblico dietro lo steccato realizzato in legno tipo “steccati della forestale”. Stare aggrappati alla rete per vedere la partita forse si vive con maggiore vicinanza ai giocatori. Un passaggio necessario perchè prelude a miglioramenti futuri con i finanziamenti che il Comune ha ricevuto (circa 270 mila euro) e che potranno essere investiti per migliorare la struttura.
Ma il tifo sportivo non “vede” ostacoli, quindi attendiamo con ansia di poter giocare a Gioiosa.
Detto della struttura, bisogna dire della Società, degli atleti e dei tecnici. Un coraggio da leoni essersi buttati nella Promozione, ma tanto vale, la Promozione è cosa diversa, la nota positiva -al momento- è che c’è stata la bravura della dirigenza di non far pesare troppo questo passaggio nella categoria superiore; quindi nessuna “follia” economica.
Siamo allo stato di partenza identico allo scorso anno, quando si rifondò tutto su basi economiche contenute, con l’utilizzo di atleti del luogo senza compensi economici, con limitazione assoluta delle spese generali di gestione, con il rafforzamento della scuola di calcio e del settore giovanile; ed obbiettivi precisi e sani: quello di fare un campionato all’insegna della totale sportività; massima educazione sportiva e disciplinare. Eppoi, se era possibile, puntare alla salvezza. Obbiettivi raggiunti alla grande. Con i premi disciplina e una posizione in classifica eccellente.
Bene, che differenza fa quest’anno ? Stessi obbiettivi, con la ragionata consapevolezza delle maggiori difficoltà di carattere tecnico-sportiva, quindi dover adeguare l’organico atletico al nuovo livello di prestazione sportiva richiesta dalla “Promozione”. E per quanto ne sappiamo la Dirigenza non si è fatta prendere la mano dalla “follia” di fare spese pazze. Tutto contenuto.
Ce la faranno anche a raggiungere la salvezza ? Ce la faranno malgrado la maggiore intensità nervosa-agonistica che richiede il nuovo campionato a tenere a posto i nervi ed il cervello per essere ancora tra i primi del Premio Disciplina ? Ce la faranno a non cedere le armi, a non “perdere la testa” se le cose si mettessero male ?
Noi vogliamo che a tutto questo ci sia un “SI” collettivo perchè questo è lo sport vero, di cultura avanzata, di educazione, di formazione.
Ma senza di noi sportivi e tifosi è meglio o è peggio ? Io dico che bisogna avvicinarsi a loro, nel bene ma sopratutto quando le cose si mettono male, e sostenerli a raggiungere quei sani obbiettivi. Non dobbiamo avere pretese pazze e pretendere da loro “miracoli”.
Intanto noi facciamo il nostro dovere che è anche il nostro piacere, andiamo a vederli, a sostenerli, sempre.
Ci penseranno loro al resto, non mancheranno di impegnarsi al massimo e di inseguire sempre quegli obbiettivi di sana partecipazione sportiva.
Questa squadra ha un ALLENATORE, Gaetano Mazzone, che non è “un allenatore” ma è “l’Allenatore”, l’educatore disciplinare, etico e sportivo, una cultura elevata, prima di tutto, e che pensa al bene; il formatore vero. Cresce l’atleta, lo sprona, lo potenzia atleticamente e fisicamente, ma lo cresce perchè lo fa continuamente “pensare, ragionare bene a velocità supersonica, adattando immediatamente i comportamenti e le soluzioni tecnico-tattiche in ragione del posizionamento degli avversari, dei compagni e degli spazi creati o lasciati liberi”; gli inculca gli insegnamenti e le conoscenze prima di tutto; non gli impone “guai a te se non vinci” e non importa come in assoluto; ma lo sprona, educa, ad essere sempre migliore nella tecnica, nel pensiero tattico, nei comportamenti in campo con avversari ed arbitri, nel raffinare queste qualità che sono la prima cosa che deve avere un giocatore per essere definito “calciatore”; solo così si può costruire un ottimo “singolo” di personalità riconosciuta anche dai compagni; egli, a sua volta, aggiungendo i mezzi propri che ha dentro di sè, alla fin fine contribuisce in modo determinante assieme agli altri a formare “l’orchestra” SQUADRA, PER GIUNGERE AI RISULTATI GIOCANDO BENE, AVVERSARI E FORTUNA PERMETTENDO.
Sto parlando di uno “squadrone” ? Non afferma questo il mio scritto. E’ una squadra semplice, umile, compatta educata: tenterà di raggiungere gli obbiettivi.
Come non condividere queste aspirazioni dei dirigenti, dei giocatori e dei tecnici ?
Dunque stiamo vicini alla squadra del paese che da 54 anni cresce e sforna educazione tra i giovani, sviluppando una attività di alto valore sociale, così come fanno le altre associazioni sportive che amo sempre citare, e che non è vero che appartengono a sport minori sebbene non hanno la stessa visibilità del calcio: la Polisportiva 1990; Basket Gioiosa; Tennis Club Gioiosa; Sensation Profumerie Calcio a 5; Don Milani Scuola Etica.
In bocca al lupo !
Vincenzo Logozzo
Presidente Consulta Associazioni
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