Riace (Reggio Calabria) – Uno sbarco di migranti, uno dei tanti avvenuti in Calabria, ma vissuto come occasione di crescita e non come emergenza da affrontare e “scaricare” in poco tempo. E’ da qui che inizia la storia di Riace, il piccolo centro della provincia di Reggio Calabria diventato simbolo dell’accoglienza e dell’inclusione sociale, e prima ancora famoso per il ritrovamento dei bronzi, custoditi nel museo della citta’ dello Stretto. Un “modello” a cui il sito della Bbc ha dedicato un ampio servizio, con tante fotografie che raccontano i momenti di aggregazione, ma anche con la storia di Riace e del suo sindaco, Mimmo Lucano, inserito dalla rivista americana “Fortune” tra i 50 uomini piu’ influenti al mondo.
Partendo dal sistema di accoglienza messo in campo a Riace, il sindaco Lucano ha ripercorso con l’Agi le iniziative attuate e i risultati ottenuti: “Quella di Riace e’ una storia iniziata tanto tempo e non so come sia arrivata sino in America, con il riconoscimento della rivista “Fortune”. Tutto e’ iniziato con una coincidenza, uno sbarco avvenuto alcuni anni fa e diventato un’occasione per attuare politiche particolari, se vogliamo, molto diverse da quelle attuate nel reso d’Italia, ma anche nel resto del mondo”.
Tutto questo, per Mimmo Lucano, non rappresenta un primato fine a se stesso, ma un impegno concreto per il sociale e per la rinascita: “Si tratta di una normalita’ che e’ diventata utopia. Non ci vuole nulla – aggiunge – per avere una relazione umana normale, senza pregiudizi, senza secondi fini. Quanti professionisti dell’accoglienza ci sono oggi che, pero’, hanno secondi fini. Bisogna essere leali, ed a nulla servono i centri di accoglienza”. Un messaggio netto, dunque, anche nei confronti di chi ha costruito imperi economici sfruttando il sistema degli immigrati. “Non sono potente e nemmeno influente – ha sottolineato il primo cittadino di Riace – sono in balia del vento e questa esposizione mediatica e’ del tutto inaspettata. Personalmente non cerco nulla, non inseguo carriere politiche o altro, e nessuno mi chiama quando si deve decidere, anche se partecipo a tantissime iniziative ed in tanti fanno riferimento al modello Riace”.
Dalla parte di Lucano, comunque, c’e’ un paese che e’ rinato proprio grazie all’ospitalita’ offerta ai migranti, considerato che sono oltre 150 quelli che ormai vivono nella cittadina. Un centro che oggi conta 1.800 anime, situato sulla costa ionica della provincia di Reggio Calabria, con le sue strade e le sue piazze nuovamente vive grazie ad un progetto multietnico e di aggregazione. “Il nostro – conclude il sindaco – era un paese avviato verso un declino demografico, con una forte rassegnazione sociale, mentre ora c’e’ una presa di coscienza diversa, che ha permesso di inserire l’intera Calabria in un contesto decisamente nuovo”. (AGI)