IONICA E TRASPORTI: DUE UNIVERSI PARALLELI?

IONICA E TRASPORTI: DUE UNIVERSI PARALLELI?

L’arrivo di settembre concretizza nella mente la fine del periodo estivo.

Per le decine di studenti calabresi è il momento di rientrare nelle città per iniziare nuovamente le attività universitarie e per gli emigrati, che nonostante tutto amano così tanto la loro terra da tornarci ogni anno, è tempo di riprendere la routine metropolitana.

Una delle caratteristiche più controverse dei viaggi verso la nostra terra e di quelli di rientro è il trasporto.

Dato il periodo, ci è sembrato un argomento interessante da trattare, a maggior ragione perché è un tema che spesso solleva critiche, poiché limitato o impedito da problemi strutturali ed infrastrutturali che ne depotenziano un pieno godimento.

Il Sud Italia in genere, con particolare riferimento alla Calabria, ancor più alla fascia ionica, sembra restare avvolta da una sorta di discriminazione, un abbandono perpetrato dalle istituzioni (voluto o cieco?) che amareggia ed indispettisce.

Consequenziale, dato soprattutto la massiccia presenza di studenti fuori sede, il dibattito sempre più approfondito sui trasporti, volto a favorire un tentativo di miglioramento e di aumento delle possibilità di movimento.

Sembra che i mezzi più utilizzati rimangano, nonostante quanto detto, i treni e i pullman a media o lunga percorrenza.

L’alta velocità ferroviaria, tanto agognata, non ha ancora preso completamente corpo in tutta Italia, facendo permanere una situazione di maggior disagio nel nostro territorio.

Sembra davvero che, anche per quel che concerne questo tema, “Cristo si è fermato ad Eboli”.

Probabilmente, la nascita di diverse compagnie di trasporto “su strada”, con pullman in grado di collegare ormai tutte le grandi città, è stata una sorta di risposta indiretta a tale tipo di carenza che, indubbiamente, innesca disagi.

Anche in questo caso, ovviamente, le ataviche mancanze infrastrutturali non aiutano ma, quanto meno, forniscono una possibile alternativa. La crescita, in questo caso, è determinata anche dalle scelte dei singoli operatori privati che, attraverso concessioni ministeriali, si propongo di fornire collegamenti quanto più possibile capillari.

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Mappa fornita da: GoEuro http://www.goeuro.it/autobus/

Ascoltando e confrontandoci con alcuni studenti fuori sede, entrambi i mezzi di trasporto sembrano essere opzioni praticabili. La scelta sembra essere dettata dai tempi di percorrenza – che comunque risultano essere simili tra i due mezzi di trasporto – e dalla possibilità di trovare condizioni economiche più o meno favorevoli.

Alcune località universitarie, sebbene collegate dal trasporto ferroviario, attraverso il mezzo su rotaia sembrano essere più ostiche da raggiungere, favorendo un più diffuso utilizzo del pullman.

Inoltre, specie per gli studenti della nostra fascia ionica, la scelta del pullman sembra essere maggiormente favorita dalla “comodità”, dal momento che i treni a media e lunga percorrenza nella stessa linea sono stati via via depotenziati sino a diventare assenti (con l’eccezione dell’Intercity diretto a Taranto).

Sarebbe doveroso, a nostro avviso, che le istituzioni prendessero finalmente atto che lo sviluppo, la vitalità e l’emancipazione di una terra passano soprattutto attraverso la possibilità di usufruire di un sistema di trasporti snello, che renda concreto il diritto delle persone a potersi liberamente muovere sull’intero territorio.

 

 

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