Unitalsi, i ringraziamenti per il campo estivo di Roccella Jonica
“Non esiste povertà peggiore, che non avere amore da dare”
Così diceva la più grande maestra di carità del nostro tempo; Madre Teresa di Calcutta. E noi dell’Unitalsi, con vera gioia e riconoscenza, possiamo dire che, nei giorni di fine luglio trascorsi a Roccella, per regalare ai nostri amici in difficoltà una breve vacanza di mare, non ci siamo in alcun modo accorti di qualsivoglia crisi economica che rattrista i nostri tempi. In Italia e soprattutto nel Sud, le povertà sono molteplici, ma, in particolar modo nei nostri paesini, non esiste la “povertà d’amore”. A Roccella si è fatto a gara nel dare e nel darsi. Dai Sacerdoti ai gruppi organizzati in associazioni (non li menzioniamo singolarmente, per tema di tralasciarne qualcuno); dalle singole private persone ai gestori di ristoranti, bar, lidi, autoscontro, proprietari di negozi dei più disparati generi; in breve, da un intero paese, ci siamo sentiti accolti in un affettuoso abbraccio, che ha avuto il fine di sostenere e rendere più facile ogni sforzo del personale unitalsiano, impegnato nella buona riuscita dell’annuale campo estivo. Un ringraziamento, all’A.S.D. Calabria fitwalking e tutti i partecipanti al 4° Roccella Fitwalking perché con la loro presenza riusciremo a realizzare un altro progetto lasciato in sospeso e a realizzare il sogno di alcuni amici speciali a partecipare al pellegrinaggio Nazionale Unitalsi a Loudes. Ma ciò che veramente ha reso speciale questo “VIII campo estivo dell’Unitalsi di Locri” è stata la massiccia presenza di giovani (ragazzi, adolescenti o poco più che bambini, roccellesi e non), che, con incredibile sensibilità (incredibile, per chi non crede nei giovani, forse perché non si ferma abbastanza a parlarci per conoscerli meglio) ed assoluta abnegazione, senza mostrare, nemmeno per un attimo, insofferenza o stanchezza. Grazie a chi ormai da anni ci accompagna nelle attività del campo, a chi si è avvicinato per la prima volta a questo “mondo”, a chi ormai ne fa parte da diversi anni, hanno ricordato a tutti che due mani che si stringono possono cambiare ogni fragilità in “forza vitale” per il sano e l’ammalato, che diventano, così, veramente fratelli nel difficile percorso della malattia o della disabilità. Sezione CALABRESE Sottosezione LOCRI Noi dell’Unitalsi, insomma, non abbiamo parole sufficienti per esprimere tutta la nostra emozione e ringraziare quanti ci hanno aiutato a testimoniare ciò di cui siamo veramente convinti, che: la via della Croce e la via della Misericordia s’incrociano sull’unica strada che conduce al Cielo. Allora diciamo soltanto un semplice “Grazie” e, sempre sotto la guida della Madre Celeste, arrivederci al prossimo anno.