Con un articolo dal titolo “Soldi alla cultura, giornalisti indovini e graduatorie variabili”, in cui i giornalisti indovini saremmo noi di Ciavula, il direttore del “Corriere della Calabria”, Paolo Pollichieni, è intervenuto sulla decisione della Regione Calabria di modificare le graduatorie delle iniziative culturali finanziate e sullo scoop di questo giornale (QUI).
Un giornale di volontari che fanno altri lavori e scrivono (gratuitamente) nel tempo libero senza ricevere finanziamenti nè pubblici che privati e che nonostante questo riesce a dare notizie importanti molto prima che i presunti “mostri sacri” del giornalismo calabrese ci arrivino.
E’ per noi ragione di orgoglio essere citati dal Direttore del Corriere della Calabria. Scrive infatti Pollichieni: <<Il vero, meritatissimo, premio andrebbe riconosciuto al “Gruppo giornalisti indovini amici della Dama Bianca e sodali dell’assessore Federica Roccisano”. Sono riusciti in un’impresa mai avvenuta prima, neanche ai tempi del migliore Chiaravalloti: indovinare i progetti culturali meritevoli di contributo regionale; prevedere un rifacimento della graduatoria per includerli; annunciare ai fedelissimi l’arrivo di un decreto a sanatoria prima ancora che lo stesso fosse adottato.>>.
Dopo avere letto queste righe stiamo seriamente pensando di cambiare il nome della nostra testata da “Ciavula” a “Indovini amici della Dama Bianca”.
Pollichieni ha poi proseguito nella critica alle modalità adottate dalla Regione per “ripescare” progetti culturali inizialmente esclusi. A questo LINK si può leggere l’intero articolo.
Abbiamo comunque deciso di svelare i retroscena del piccolo scoop per cui oggi personaggi importanti come Wanda Ferro e Paolo Pollichieni si scomodano arrivando a citarci e quindi abbiamo dato mandato alla nostra Carcarazza di scrivere un pezzo-verità, che domani rivelerà al mondo intero come ha fatto questa piccola redazione a prevedere le mosse della giunta regionale calabrese.