Mammola, due arresti per coltivazione di stupefacenti
Riceviamo dal Gruppo Carabinieri di Locri e pubblichiamo:
Continua, senza sosta, l’azione di contrasto dei Carabinieri del Gruppo di Locri alla coltivazione di sostanze stupefacenti. Come si ricorderà nelle settimane scorse oltre 2000 piante di canapa indiana sono state rinvenute e distrutte in agro di Caulonia all’interno di un’azienda agricola del posto.
Alle prime luci dell’alba, in Mammola, i Carabinieri della locale Stazione, a conclusione di una mirata attività info-investigativa di osservazione e pedinamento, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, per coltivazione di sostanza stupefacenti, CATANZARITI Michele, 27enne, e GRASSO Sebastiano, 25enne, entrambi operai originari di Platì.
In particolare, i due ragazzi sono stati sorpresi mentre coltivavano una piantagione di canapa indiana, sita in un terreno demaniale in località “RICCIARDO” e ben occultato tra la fitta vegetazione, composta da tre piazzole ove erano messe a dimora circa 150 piante di canapa indica, di altezza compresa tra i 100 e i 200 cm, il cui valore stimato qualora immesse sul mercato sarebbe stato di circa 200 mila euro. La piantagione veniva annaffiata attraverso un tubo di gomma che rilasciava gradualmente l’acqua necessaria per l’irrigazione, sotterrato e collegato ad una vicina fiumara.
A seguito dell’occorso, i Carabinieri – previa campionatura – hanno provveduto al sequestro di una parte della sostanza stupefacente che verrà ora inviata presso il R.I.S. di Messina, per effettuare le successive analisi di laboratorio necessarie a individuare il principio attivo dello stupefacente in esse contenuto. Le restanti piante sono state distrutte con il fuoco sul posto.
Arrestati, espletate formalità di rito, sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Locri, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Locri.